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Gente di campagna

Cristina Barbaglia: «Dal ronzio delle api riesco a capire come sta la regina»

Barbaglia «Dal ronzio delle api riesco a capire come sta la regina»

di Claudia Olimpia Rossi

30 Maggio 2022, 09:03

Ronzano tra i pendii di Berceto, ma all’occorrenza “migrano” nel reggiano e nel modenese alla ricerca delle migliori fioriture: sono le api dell’azienda “La Mellifera”, fondata nel 2010 da Cristina Barbaglia dopo alcuni anni di “apprendistato” come autodidatta.

«Nel 2004 - racconta - avevo preso due arnie un po’ per gioco. Per me, che lavoravo in ufficio come impiegata, imparare a conoscerle stando all’aria aperta è stato l’inizio di una passione. Pian piano, aumentandone il numero, ho deciso di trasformarla in un lavoro. Qui a Berceto la natura è meravigliosa e anche le api stanno bene. Per consentire loro di avere accesso a tutte le fioriture, pratico anche il nomadismo trasferendo le arnie. Ricavo tutto quello che l’alveare offre: vari tipi di miele, pappa reale e propoli».

Adesso è il momento dell’acacia, poi tocca al coriandolo, «molto diverso rispetto all’essenza della cucina, benefico per lo stomaco e la digestione». Poi vengono tiglio e castagno, quest’ultimo «con un retrogusto amarognolo, un toccasana in caso di tosse e per dare energia», infine il millefiori.

«Ogni miele - prosegue Cristina Barbaglia - ha le sue caratteristiche. L’acacia, molto delicata, si accompagna con tutto e si può mettere anche nel caffè. Il millefiori è particolarmente apprezzato nel latte e nello yogurt. In generale, il miele è un alimento molto ricco e benefico, anche come dolcificante, al posto dello zucchero».

Fare apicoltura comporta il mettersi in sintonia con queste miracolose lavoratrici dotate di grande intelligenza. «Con il tempo e la capacità di ascoltarle, si riesce a capirne i ritmi naturali. Da come muovono le ali si può sapere come sta la regina, come va l’alveare. D’inverno bisogna seguirle con attenzione, anche per assicurare sempre il nettare alle famiglie di api evitando di farle andare in sofferenza». Il miele viene quindi portato in azienda per essere deumidificato. Il passo successivo è quello di estrarlo dai telaini con metodo a freddo, per non alterarne le proprietà, facendolo poi decantare per circa un mese al termine del quale è pronto per essere invasettato.

“La Mellifera”, in regime biologico, conferisce al consorzio Conapi. Inoltre Cristina, ogni sabato, da quattordici anni, è presente al mercato La Corte, vicino alla chiesa dell'Annunziata di Parma. «Non me l’aspettavo, ma le persone amano molto il miele. Sono interessate a conoscerne le caratteristiche - conclude -: quest’attenzione mi gratifica e m’incoraggia a crescere ancora».
Il sogno di Cristina Barbaglia, infatti, è trasformare “La Mellifera” in un’azienda familiare in cui possano entrare a pieno titolo i figli Gabriele e Federico, che hanno altre occupazioni ma sono sempre più attratti dall’apicoltura».

La scheda

Nome: Cristina Barbaglia
Età: 56 anni
Segno zodiacale: Scorpione
Studi: Segretaria d’azienda
Hobby: Cucinare
Sogno nel cassetto: Poter lavorare in mezzo alla natura ed ampliare l’azienda per diventare un’impresa familiare
Azienda: Apicoltura La Mellifera, Villaggio Boggia Gatti 60, Berceto
Attività: Produzione miele e suoi derivati.

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