Compiano
Compiano La mostra itinerante «Gli Orsanti per le strade d’Europa» chiuderà il suo girovagare oltreconfine in quel di Berlino il prossimo 28 e 29 gennaio, dove si concluderà il tour «Emigrazione girovaga» reso possibile grazie al contributo di un bando della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo.
Il progetto, partito la scorsa estate tra le quinte del «Festival degli artisti di strada» di Compiano, oltre alla costruzione di un portale web che ha permesso di raccogliere testimonianze anche inedite sui viaggi compiuti dalle famiglie della Valtaro e Valceno in cerca di lavoro e fortuna, prevedeva tre tappe europee nelle città più frequentate dagli Orsanti. «Grazie anche alla collaborazione con le associazioni locali, cioè la Ticino 2.0 per la tappa svizzera a Bellinzona, e la francese As.Pa.Pi. per l’evento che si è tenuto a Magny Le Hongre nel parigino, abbiamo portato oltreconfine una pagina importantissima della storia delle migrazioni della nostra montagna - dichiara il sindaco di Compiano Francesco Mariani -. Chiuderemo dunque il cerchio in Germania con la tappa nella capitale tedesca, organizzata in collaborazione con la locale associazione “Emilia-Romagna in Berlin e.V”. Sono stati e saranno momenti importanti per la nostra comunità perché permettono di consolidare e sviluppare rapporti con gli emiliano-romagnoli nelle città oltreconfine. Che dire? Siamo soddisfatti non solo per l’ottima riuscita del progetto da un punto di vista culturale e divulgativo, ma anche perché con questi eventi abbiamo gettato le basi per una promozione del nostro territorio e per future collaborazioni tra comuni transalpini».
Come in Svizzera e in Francia, anche la mostra tedesca racconterà gli avventurosi viaggi dei circhi girovaghi, partiti nel 1800 dall’Appennino parmense con i loro orsi addomesticati e altri animali esotici (ed erano scimmie, cani, pappagalli e persino cammelli), verso i paesi del Nord ed Est Europa.
«In Germania, come negli altri comuni citati, se ne conservano ancora le tracce», spiega Mariani. Si tratta, è bene ricordarlo, di una storia ancora oggi ammantata di colori seppiati, resi però più vivi grazie ai documenti e ai cimeli arrivati intatti fino ai giorni nostri e ora in mostra. Come le cartoline che ritraevano i girovaghi al lavoro, sempre con i loro animali, nelle capitali europee e non solo. L’amministrazione comunale è già al lavoro per il progetto del 2023.
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