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«Musica in Castello»

Le storie «Ribelli» alla radio di Federico Buffa e Marco Caronna

Le storie «Ribelli» alla radio di Federico Buffa e Marco Caronna

di Alessandro Frontoni

25 Agosto 2023, 15:30

Soragna ha ospitato martedì sera il giornalista sportivo Federico Buffa nella bella cornice di Palazzo Braibanti, i cui giardini, messi a disposizione dalla famiglia Pedroni, sono stati affollati dagli oltre quattrocento spettatori.
«Benvenuti a Musica in Castello e benvenuti in questo luogo meraviglioso. È un miracolo continuare nel nostro progetto contando su municipalità e sponsor che sostengono la cultura a ingresso libero» ha aperto così la serata il direttore Grignaffini presentando il sindaco Marco Taccagni e l’assessora alla cultura Silvia Paroni. «In questo ventennale - il bimacio di Gragnaffini - contiamo 46 eventi, 33 comuni, 7 province, 4 regioni». Il sindaco Taccagni ha ringraziato la folta platea presente nonostante il grande caldo; l'assessora Paroni ha anticipato gli eventi settembrini della sagra dell’Addolorata fra cui l’esposizione fotografica che sarà ospitata proprio in Palazzo Braibanti.
Quindi spazio allo spettacolo con la veste musicale di Valter Sivilotti: «Ribelli, l’ultima partita alla radio» con Federico Buffa e Marco Caronna. Caronna, autore teatrale, salito sul palcoscenico allestito a mo’ di studio radiofonico, ha presentato così il telecronista: «Eccoci qua anche stasera con voi, quando tutti quanti dovrebbero dormire, invece c’è un esercito di “sciroccati” in ascolto. In questa notte faremo una follia e per raccontare una storia abbiamo chiamato questo storyteller prezioso». In un ambiente da “american graffiti” e “talk radio” Buffa ha incominciato la propria narrazione, partendo dal calciatore argentino René Houseman. «El loco, che per gli argentini indica un modo di stare al mondo, è stato il giocatore capace di competere con Maradona: pensava che la palla fosse come una donna e così con rispetto la trattava. Campione nel mondo del ‘78, a lui sono dedicati numerosi murales di Buenos Aires, fra questi uno in particolare: “El loco vive el mundo anarchico”. Perché un pensatore libero come lui, non poteva che diventare un idolo per la libertà».
Numerosissimi i protagonisti sportivi citati nel corso della serata, in un susseguirsi della narrazione strutturata dalla musica, accompagnamento scenico, e dalle canzoni utilizzate come “intervallo pubblicitario” dell’immaginaria trasmissione radiofonica.
Un successo pieno per lo spettacolo teatrale che andrà in tour per tutta Italia nei mesi a venire, importante esclusiva firmata «Musica in Castello».

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