Sorbolo
Sorbolo Sono state 763, venti in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, le donazioni di sangue intero nei primi otto mesi del 2023 a Sorbolo.
È una tendenza in crescita quella che ha registrato la sezione locale dell’Avis, che nel fine settimana ha festeggiato anche questo importante traguardo con la comunità in una due giorni di ottimo cibo e tanta buona musica.
Ieri mattina è stata poi la volta dei consueti momenti istituzionali: partito alle 9 il corteo e seguita la messa in chiesa celebrata da don Marco Cosenza, al Centro civico si è concluso con la premiazione dei donatori benemeriti.
Stracolma era la sala Clivio, per la consegna dei distintivi e le targhe alla memoria ai famigliari di Valerio Allodi, Giorgio Benassi, Giulio Ceci, Guglielmo Cocconi, Luca De Carli, Giuliano Massari, Gugliemo Montanini, Mauro Rossi, Sergio Terenziani e Ferdinando Tamani.
Oltre al presidente della sezione di Sorbolo Matteo Allodi e al consiglio direttivo, alla cerimonia pubblica erano presenti anche il presidente dell’Avis provinciale Roberto Pasini, il sindaco di Sorbolo Mezzani Nicola Cesari e alcuni membri del consiglio comunale, i presidenti delle sezioni locali di Aido e Cri, Luciana Olivieri e Alberto Zibana, oltre ai labari di diverse Avis della provincia e di associazioni di Sorbolo Mezzani.
«Grazie a tutti volontari che hanno dato vita a questi giorni di festa – ha esordito il presidente Allodi –: è stato un successo. Grazie agli alpini che hanno preparato la torta fritta e al Centro sociale per l’aiuto in cucina, oltre che alla parrocchia e all’Anspi per averci ospitato. Non possiamo accontentarci della crescita delle donazioni: il suggerimento è, a chi ancora non lo fa, di iniziare a donare e ai già donatori di passare parola. A breve sarà disponibile un aggiornamento dell’applicazione Avis Lab: non disabilitate le notifiche».
«La sala piena dimostra il grandissimo lavoro che state continuando a realizzare, anno dopo anno – ha aggiunto primo cittadino Nicola Cesari –. È stato bello vedere tanti giovani servire ai tavoli: mi riempie d’orgoglio vedere che si avvicinino alle associazioni che rendono vivo il nostro paese». «Da qualche anno ormai quasi tutti i nostri donatori donano prima di partire per le vacanze», ha concluso il presidente provinciale Pasini.
«Il radicamento di Avis nel territorio pone però una sfida immediatamente nel futuro: portare persone nuove ad avvicinarsi e gestire l’associazione. Perché volontariato è dare una parte di se stessi a disposizione degli altri».
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