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Fidentino dell'anno, è a capo della divisione ingegneria strutturale dell'Esa

Da Fidenza allo Spazio: incontro-spettacolo con Ghidini

È a capo della divisione ingegneria strutturale dell'Esa

Da Fidenza allo SpazioIncontro-spettacolo con Ghidini

di Carmelo Iannello

12 Settembre 2023, 08:56

Da Fidenza allo Spazio, questo il percorso di Tommaso Ghidini capo della divisione ingegneria strutturale all’Agenzia Spaziale Europea e protagonista della conferenza-spettacolo organizzata sabato sera nel cortile del Municipio.
Dopo la prima al Planetarium di Amsterdam, il Fidentino «straje» dell’anno ha raccontato alla gremita platea la sua esperienza di scienziato spaziale, accompagnato da intermezzi musicali rock’n roll del gruppo Rab4 capitanata da Seba Pezzani, fidentino dell’anno per la cultura.
Il pioniere dell’aeronautica ha incantato i presenti «indicando al saggio la luna, anziché guardare il dito», perché lo Spazio per Ghidini deve essere affrontato così: con la filosofia del voler e saper «andare oltre» poiché le sfide future non attendono, Marte e la privatizzazione dello Spazio in primis.
Sfide anche in tema di quote rosa o di inclusione perché «lo spazio è di tutti», precisa l’ingegnere.
Incalzato da Pezzani, Ghidini ha affrontato l’eterna questione della probabilità di vita extraterrestre che ha avuto esito positivo grazie alla matematica. Cui è seguito il racconto dell’aneddoto romantico del messaggio audiovisivo che gli astronauti hanno inviato loro nello Spazio. La citazione del famoso scienziato Steven Hawking sull’«umanesimo della scienza» e la teoria della materia oscura ha portato poi Ghidini per il resto della serata a interrogarsi apertamente sull’etica della scienza e del futuro dello spazio, invitando i giovani ad esserne protagonisti per evitare di «involversi».
Futuro che è segnato dal presente e dal passato, dove la spinta a ricercare risposte agli annosi quesiti primordiali dell’uomo fa sì che lo sviluppo tecnologico evolva l’umanità. «Ad esempio la Nasa con la Missione Apollo ha registrato oltre 135mila brevetti tutt’ora utilizzati in campo civile e medico come la Tac» racconta l’ingegnere nello spiegare come sia questa spinta culturale a muovere il progresso. Domande esistenziali e complesse non hanno però evitato anche quelle più classiche come sulla gravità o sulla quotidianità - anche nei bisogni fisiologici - degli abitanti delle stazioni spaziali. Quesiti che hanno aggiunto quel piacevole tocco di ilarità nei presenti.
In conclusione, l’«orizzonte degli eventi» non è solo un fenomeno scientifico per Ghidini, ma anche un punto di vista cardine del suo percorso scientifico in Europa nel mondo anche se la sua «stella polare» preferita rimane sempre e comunque la sua amata Fidenza.
 

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