Langhirano
Langhirano Qualcosa sembra essersi mosso dopo gli articoli apparsi nei giorni scorsi che raccontavano la preoccupazione (e il malcontento) per una situazione che, dopo le promesse, appariva cristallizzata, nonostante le richieste più volte sollecitate. È giunta infatti la rassicurazione che, con l’arrivo della bella stagione, nei prossimi mesi dovrebbero partire gli interventi di manutenzione e messa in sicurezza della Massese.
Un auspicio, quello del sindaci dell’Unione montana Appennino Parma Est, pronti nei giorni scorsi a una presa di posizione comune nei confronti di Anas, che dovrebbe diventare presto impegno concreto. Lo sperano in particolare nelle zone alte tutti coloro che quotidianamente percorrono la strada per raggiungere la valle, dove l’importante arteria di collegamento porta i segni più evidenti della fragilità dei territori che attraversa. Nei Comuni montani sono numerosi infatti i tratti danneggiati, che avrebbero bisogno di interventi. Ci sono cedimenti e avvallamenti del manto stradale che rendono difficoltoso il «viaggio», anche per i mezzi pesanti che transitano numerosi verso le attività presenti in Appennino, guard rail e banchine ceduti che non garantiscono l’adeguata sicurezza in caso di incidenti.
Anche nei giorni scorsi uomini e mezzi di Anas erano impegnati lungo la Massese per sistemare e rattoppare i punti più pericolosi, ma appare evidente, soprattutto alle tante persone che la «vivono» ogni giorno, che un piano di interventi su quello che è il principale collegamento tra città e montagna sia più che mai necessario.
Piano che ancora non è giunto sul tavolo della giunta dell’Unione montana (pare in attesa del documento dallo scorso novembre), però è avvenuto un colloquio telefonico accompagnato dalla rassicurazione da parte dell’ente gestore che presto gli impegni verranno messo nero su bianco. Una notizia che sembra aver placato gli animi, in particolare di coloro che non avevano nascosto il malumore per il silenzio di Anas nonostante i solleciti fatti per conoscere tratti e interventi che erano in programmazione. I prossimi giorni dovrebbero essere risolutivi, ma l’attenzione perché questo avvenga resta alta.
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