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SCOMPARSA

E' morto Massimo Tedeschi: fu sindaco di Fidenza per 10 anni. Sconfitto dalla Sla diagnosticata nello scorso agosto

Fu anche primo cittadino di Salso, e attualmente presidente delle Vie Francigene

E' morto Massimo Tedeschi: fu sindaco di Fidenza per 10 anni, e presidente delle vie Francigene. Sconfitto dalla Sla diagnosticata nello scorso agosto

Massimo Tedeschi

22 Giugno 2024, 15:06

Claudio Rossi: "Massimo Tedeschi era e resta un persona eccellente, un amministratore coraggioso, un uomo politico onesto"

E’ morto Massimo Tedeschi, ex sindaco di Fidenza per due mandati dal 91' al 2004 . E' stato anche sindaco di Salso nel 2006 fino alla fine del mandato. Membro della Camera dei deputati, nelle file del partito dei Democratici di sinistra, fu  eletto nel collegio n 30 dell'Emilia Romagna nel 2004 fino al termine della 14eseima legislatura. Era affetto da Sla dall’agosto dello scorso anno. Era attualmente presidente dell'associazione europea delle vie Francigene.
Lascia la moglie Vallì e  i figli Elisa e Marco. Aveva 72 anni. 

Nato il 10 dicembre 1951 a Fidenza. Laureato in Ingegneria civile al Politecnico di Milano nel 1978. Iscritto all’Ordine degli Ingegneri della provincia di Parma dal 1980. Insegnante nelle scuole statali dal 1973 al 1983. Dirigente tecnico del Comune di Salsomaggiore Terme dal 1983 al 2014. Sindaco di Fidenza (1991/2004), membro della Camera dei deputati (2004-2006), sindaco di Salsomaggiore Terme (2006-2011). Presidente della Associazione Europea delle Vie Francigene, responsabile di rete della Via Francigena, Itinerario culturale del Consiglio d’Europa, dal 2001.

Un ricordo di Claudio Rossi, ex sindaco di Fidenza (assessore alla Pubblica istruzione e Cultura dal 1980 al 1985, quindi sindaco dal 1985 al 1991 e consigliere comunale dal 1995 al 1999).

Massimo Tedeschi è stato uno dei principali protagonista della vita politico – amministrativa della nostra città dal 1945 ad oggi. Non posso dire di essere cresciuto insieme a lui, ma i ricordi della nostra amicizia partono all’adolescenza e dalle vacanze in montagna organizzate da Don Felice Castellani. Entrambi approdiamo al Partito Comunista nella seconda metà degli anni settanta e da allora abbiamo percorso un lungo tratto di strada insieme animati dagli stessi ideali e dal medesimo impegno civile. Massimo ha prolungato quell’impegno giovanile diventando prima consigliere comunale, poi assessore, sindaco di Fidenza e di Salsomaggiore Terme e deputato al Parlamento in un arco temporale di 25 anni di incessante iniziativa politica ed amministrativa.

Non esito a sottolineare che Massimo Tedeschi ha contribuito più di ogni altro alla trasformazione di Fidenza da Borgo a Città: la realizzazione dell’Ospedale di Vaio, del Fidenza Village, del complesso « Le Torri » e il lancio della Via Francigena portano infatti il suo nome. Si potrà essere più o meno d’accordo con queste iniziative, ma non c’è dubbio che hanno cambiato, a mio avviso in meglio, il volto e la percezione esterna di Fidenza.

Nel corso del tempo, ci siamo allontanati e la nostra amicizia ha perso la spinta degli anni della comune militanza salvo il profondo riavvicinamento di questi ultimi anni: Massimo aveva profondamente  mutato le proprie idee politiche e si considerava una repubblicano, laico  e liberale, sostanzialmente contrario a quelle idee di sinistra degli anni giovanili.

Riprendendo l’amicizia e lo scambio intellettuale con Massimo ho capito quanto si possa essere vicini a prescindere dalle idee politiche, che, a volte, sono solo il riflesso di slanci e delusioni personali.

Massimo Tedeschi era e resta un persona eccellente, un amministratore coraggioso, un uomo politico onesto.

Ci ha lasciato il grande sognatore pragmatico. Il ricordo di Andrea Massari


Caro Massimo ho scelto questa foto per ricordarti e salutarti.
Nella foto siamo insieme a due grandi amici di Fidenza (Thomas e Volker) era il luglio 2018, persone a cui hai voluto bene, ma soprattutto eri nella tua adorata Herrenberg che amavi, nel cuore dell’Europa, eri felice.
L'Europa, il progetto politico che più hai adorato, difeso, promosso e in parte contribuito a costruire con la straordinaria intuizione della via Francigena che poi ti ha portato ad essere punto di connessione con centinaia di comunità del vecchio continente. Eri proprio bravo nel costruire contatti e tessere relazioni, un maestro.
Massimo ci lasci dopo un lungo calvario dovuto ad una perfida malattia. Lasci il tuo Marco, Elisa e Vallì e lasci tanti amici che in questi mesi, in vario modo, ti hanno accudito e accompagnato frequentando come ancora garzoni la tua via Oberdan.
Nei mesi scorsi ci siamo scritti più email, poi incontrati e riabbracciati. Facevi già molta fatica, a causa della malattia, ma ci siamo capiti, intesi e non ci siamo nascosti il piacere dell'incontro.
Sei stato un grande sognatore pragmatico, un costruttore fortunato e lungimirante. Lo sei stato per Fidenza, per questo territorio e sicuramente per l'esperienza, ormai consegnata alla storia, dell'Associazione Europea delle Vie Francigene.
Oggi, quando ho appreso la notizia, ero insieme a Mario. Eravamo insieme, ci siamo guardati in silenzio, un sorriso amaro e ancora il silenzio.
Voglio spendere alcune parole per ringraziare pubblicamente il tuo, il nostro, il grande Mario Loreni. Ti è stato a fianco, sempre, senza esitare, senza sottrarsi, senza guardare ora o giorno. Lui più di tutti ti è stato amico, vero amico, e non ti ha mai fatto mancare la presenza facendoti ridere anche nella malattia. Gli mancherai, molto, lui non lo darà a vedere come sappiamo bene.
Con Mario oggi, con i tuoi tanti amici in futuro, ti ricorderemo e non ti dimenticheremo, non scorderemo la tua cocciutaggine la tua perseveranza, non scorderemo i tanti momenti condivisi per la tua Fidenza.
Ciao Massimone.

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