BUSSETO
Mentre i "riflettori", da tempo, sono puntati sulla storica Villa Verdi di Sant’Agata e sul suo futuro (ricordiamo che la dimora del maestro, uno dei simboli della cultura italiana, è chiusa da un anno e mezzo) e dopo che il ministero dei Beni Culturali, tramite il direttore generale del settore Archeologica, Belle Arti e Paesaggio, ha notificato ai proprietari della villa di Sant’Agata a Villanova il decreto che ne dichiara la pubblica utilità finalizzato all’esproprio della proprietà che fu del celeberrimo musicista e compositore Giuseppe Verdi, è giusto chiedersi cosa ne sarà di un altro storico luogo verdiano, vale a dire il Palazzo Orlandi della centralissima via Roma di Busseto.
Palazzo di cui il maestro fu proprietario dal 1845 al 1888 e vi abitò dal 1849 al 1851. Come noto, e come riportato a suo tempo anche dalla "Gazzetta", nel 2013 il palazzo fu acquistato dalla Siae che ne aveva anche annunciato il recupero a fini culturali e musicali. Ma, undici anni dopo, col palazzo perennemente chiuso e in disuso ecco che è comparso, proprio in questi giorni, un nuovo avviso di vendita, per una cifra di circa 1milione e 200mila euro.
"Nel centro della cittadina di Busseto, a metà strada tra Parma e Piacenza, nonchè al centro delle Terre Verdiane – si legge nello stesso annuncio di vendita che tutti possono leggere al link https://www.immobiliare.it/annunci/112114681/ - si vende importante Palazzo storico luogo di residenza e appartenuto al grande Maestro Giuseppe Verdi. Palazzo Orlandi, agli inizi del XIX secolo fu completamente ristrutturato in stile neoclassico creando la pregevole facciata su via Roma e modificando gli interni, incluse le decorazioni pittoriche di diversi ambienti. Il palazzo, all'epoca considerato il più moderno dell'intera cittadina, fu acquistato, il 6 ottobre 1845, dal Maestro Giuseppe Verdi, e vi si trasferì col soprano Giuseppina Strepponi e compose fra le sue sale alcune delle sue opere più famose. Il grande palazzo, a pianta rettangolare, che si sviluppa ad angolo fra la centrale via Roma e la stretta via Pasini, ha una superficie complessiva di 2500 mq distribuita su tre piani. Al piano terra troviamo alcune attività commerciali, oggi vuote, e ai due piani superiori, le residenze. La facciata principale si innalza su un elegante porticato di nove arcate a tutte sesto, con rivestimento in finto bugnato sul piano terra; sopra si aprono altrettante finestre inquadrate da cornici, superiormente si eleva l'ultimo livello, con più piccole aperture anch'esse incorniciate. All'interno, raggiungibile attraverso un lungo androne coperto da una volta decorata, il cortile centrale è caratterizzato dall'elegante porticato, sovrastato da loggiato, che si innalza sul lato dell'ingresso. Il piano nobile è stato decorato con affreschi a grottesche, che, realizzati da Giuseppe Cavalli all'epoca della ricostruzione del palazzo, ricoprono le pareti e la volta a padiglione del soffitto. L'immobile, che può raccontare una parte di estrema rilevanza della musica mondiale, si merita di trovare un nuovo proprietario, che se ne prenda cura con un importante intervento di risanamento e recupero, per riportarlo all'antico splendore. Viste le sue caratteristiche infatti, è adatto a vari utilizzi, quali ad esempio una magnifica residenza privata, per ricettività di amanti della musica oppure anche una scuola di musica e canto, e ancora molti altri ancora".
Ora non resta che attendere che cosa ne sarà anche di quest’altro importante luogo verdiano e, come dicono in molti, chissà cosa direbbe il maestro?
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