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Presentazione a Langhirano

«Prove tecniche» di terremoto: venerdì scatta l'esercitazione in 8 comuni dell’Unione montana Appennino Parma Est

«Prove tecniche» di terremoto:  venerdì scatta l'esercitazione in 8 comuni dell’Unione montana Appennino Parma Est

Foto d'archivio

25 Settembre 2024, 14:45

Langhirano Un’esercitazione corale nello scenario virtuale di un terremoto di magnitudo 4.9, percepito nettamente dalla popolazione dalla Val Parma fino alla montagna. Venerdì l’evento organizzato dall’Unione montana Appennino Parma Est, in collaborazione con l’Agenzia regionale e il Comitato provinciale di Parma di Protezione Civile, che vedrà l’evacuazione di fabbricati pubblici, in simultanea sui territori comunali di Calestano, Corniglio, Langhirano, Lesignano, Monchio, Neviano, Palanzano e Tizzano.
In sala del consiglio ha avuto luogo la riunione con tutti i protagonisti per gli ultimi dettagli, i rappresentanti dei Comuni, delle diverse realtà che saranno coinvolte, dalle scuole alle strutture sanitarie, e le associazioni che si sono messe a disposizione per rendere ancora più reale lo scenario.

«Ripasseremo i punti salienti dell’esercitazione» ha esordito il presidente dell’Unione Ermes Boraschi. «Questa è un’occasione importante nell’ottica della prevenzione per metterci alla prova - ha aggiunto il coordinatore dell’ente Giampiero Bacchieri Cortesi -. Un censimento delle attività ma anche delle problematiche che potrebbero emergere per migliorarci. L’Unione ha la pretesa di dare una mano in queste occasioni, i nostri comuni, che hanno strutture più fragili e noi vogliamo essere un supporto. La collaborazione con il volontariato è importante vista la presenza sul territorio di numerose strutture per anziani».
«Questo vuole essere un primo step di un percorso - ha spiegato Nicola Pellinghelli -. Ci sarà debriefing tutti insieme per vedere come è andata, capire cosa ha funzionato e cosa è da migliorare».
«È un’opportunità che ci diamo - ha sottolineato il geologo Stefano Castagnetti -. Va a testare le nostre capacità di risposta verso un evento perturbante in uno scenario virtuale, facendo riferimento alla sismicità del territorio che abbiamo avuto modo di sperimentare nei mesi scorsi. Ci sarà la “scossa”, la messa a riparo e poi l’evacuazione di municipi, scuole, biblioteche, di strutture sanitarie e assistenziali. I comuni attiveranno virtualmente i Coc, ci saranno verifiche speditive sui fabbricati e sarà l’occasione per un test del nuovo sistema radio di protezione civile di cui si è dotata l’Unione. E le strutture sanitarie testeranno anche come gestire i pazienti soprattutto anziani».
M.C.P.

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