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San Secondo

Urru alla guida degli scout

Più di 160 capi in assemblea hanno rinnovato le cariche

Urru alla guida degli scout

Il relatore Sergio Bottiglione, al centro, insieme ad alcuni capi del Comitato della zona di Parma e Fidenza.

di Filippo Marazzini

03 Dicembre 2024, 11:25

San Secondo Ieri, a San Secondo, nell'oratorio di San Luigi, si è svolta l'assemblea annuale degli Scout Agesci della zona di Parma e Fidenza che ha coinvolto più di 160 capi educatori e cape educatrici.
I lavori assembleari sono stati aperti dall'esortazione del vescovo Solmi che ha invitato i presenti «a continuare ad essere nella, con e per la Chiesa come un basso continuo, un processo attivo fatto di atti concreti e novità, capaci di superare sempre gli stereotipi».
La mattinata è stata poi impreziosita dalla presenza del bolognese Sergio Bottiglioni - scout di lunga data, autore Agesci di manuali e articoli associativi e già membro dell'Osservatorio Nazionale per l'infanzia e l'adolescenza - che ha incentrato il proprio intervento sul tema della frontiera: «Stare come associazione in luoghi di marginalità economica e psicologica, presidiare gli spazi di confine - ha esordito - è nel Dna dello scautismo. Questa identità deve dunque permeare costantemente le nostre azioni educative. La società tende a marginalizzare e a silenziare i giovani, ne parla solo quando sono protagonisti di fatti negativi; occorre dunque trovare delle modalità per coinvolgere e ascoltare i ragazzi e le ragazze delle periferie educative. I giovani vanno invece convocati e invitati a raccontare la propria opinione perché il loro è un pensiero pulito, originale, non impigrito. Una collettività incapace di porgere loro l'orecchio è sterile, destinata a spegnersi».

Bottiglioni ha anche scandagliato con abilità i limiti dei modelli proposti dal mondo di oggi dove «l'unico elemento che conta è la performance e la fragilità è vista come un simbolo patologico da trattare, non come una componente intrinseca della vita». L'educatore deve dunque essere capace di «aiutare i ragazzi ad intercettare le proprie emozioni e dare loro un nome, presentarsi come un adulto credibile perché autentico, che ha entusiasmo e lo sa trasmettere». Bottiglioni ha concluso riflettendo sulla necessità che le realtà scout continuino a vivere con serietà la dimensione dell'accoglienza: «Dobbiamo ricordarci che il diverso non mette mai in pericolo la nostra identità, ma la arricchisce. Come scout dobbiamo sostare nella complessità: la nostra realtà è multietnica, multireligiosa e ricca di sensibilità diverse e ci chiama costantemente ad avere una visione generale dei problemi, agendo nel particolare dopo aver ben compreso il generale».

Al pomeriggio, dopo la celebrazione presieduta dell'assistente ecclesiastico, don Francesco Conti, che è stata occasione per riflettere sull'inizio del tempo di Avvento, si è proceduto alla presentazione e alla discussione delle mozioni e alle votazioni dei nuovi membri del Comitato, l'organo esecutivo della zona. Ad essere eletto Responsabile di Zona è stato Nicola Urru (del gruppo Parma 8) mentre Benedetta Bola (Parma 3) è diventata Incaricata alla Branca Esploratori-Guide, Lorenzo Navarrini (Parma 6) Consigliere generale e Francesco Baronio (Salsomaggiore 2) Incaricato alla Formazione Capi.

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