SORAGNA
E’ stata riaperta nella serata di ieri, venerdì 31 gennaio, la strada provinciale 59 di Diolo che, nel tratto compreso tra la rotatoria Chiavica in territorio del Comune di Soragna e la Rotatoria di Ragazzola era rimasto chiuso per il recupero di un mezzo pesante fuoriuscito di strada. L’incidente era avvenuto lunedì e fortunatamente non c’erano stati feriti. Il mezzo, con una operazione complessa e allo stesso tempo spettacolare è stato recuperato ed ora la strada è tutta percorribile, ovviamente con attenzione e rispettando le regole tenendo anche conto del fatto che attraversa un centro abitato (Diolo) ed è da tempo al centro di numerosi incidenti. ).
Molti residenti chiedono infatti interventi finalizzati a migliorare le condizioni di quella arteria; tra loro anche il dottor Cristian Bosi che, da tempo, si sta facendo portavoce delle legittime istanze della gente e ha più volte sollecitato gli Enti competenti ad intervenire. Soltanto tra maggio 2023 e gennaio 2025 si sono verificati una quindicina di incidenti. Bosi, che lamenta anche il fatto di non avere mai ottenuto risposte concrete, nonostante i ripetuti solleciti, da parte degli Enti competenti ha ribadito che la provinciale <presenta criticità strutturali e gestionali che l’hanno resa teatro di numerosi incidenti, alcuni dei quali con esiti drammatici>. In particolare il dottor Bosi rimarca il fatto che la strada è stretta e spesso non vengono rispettati i limiti di velocità. <Assenza di dissuasori – prosegue – dossi o sistemi di controllo efficaci. Banchine laterali con cordoli elevati in caso di contatto coi pneumatici spingono il veicolo nel fossato adiacente. Mancanza di illuminazione e catarifrangenti aumentano il rischio in condizioni di scarsa visibilità, aggravato dalle frequenti nebbie>. Lo stesso Bosi ricorda quindi che si tratta di un’area densamente frequentata, con numerosi punti di accesso, con passi carrabili utilizzati quotidianamente da famiglie che accedono alle loro abitazioni e, in più attività commerciali varie e aziende che attraggono un flusso costante di veicoli. <L’assenza di adeguate infrastrutture per regolare il traffico in un’area così intensamente utilizzata comporta rischi elevatissimi, sia per i veicoli che per i pedoni>. Bosi ha segnalato la situazione sia alla Provincia che al Comune e di recente anche alla Prefettura con la speranza di <individuare una soluzione efficace per tutelare residenti e utenti> indicando, tra le proposte, la posa di sistemi di rallentamento, ma anche l’adeguamento della carreggiata per consentire un traffico più sicuro, l’implementazione della segnaletica orizzontale e verticale adeguata, la predisposizione di attraversamenti pedonali ed intervento per moderare la velocità>.
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