castelguelfo
«Fin dalle prime ore abbiamo messo in campo il nostro reparto di eccellenza, il Ris di Parma. L'obiettivo è ricostruire esattamente la dinamica di questa tragedia, lo dobbiamo ai familiari delle vittime ai quali va tutto il nostro cordoglio». Lo ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Parma, colonnello Andrea Pagliaro, parlando con i giornalisti a Castelguelfo di Noceto dove nel tardo pomeriggio di ieri si è schiantato un elicottero con a bordo l’imprenditore Lorenzo Rovagnati e due piloti, tutti deceduti.
«L'impatto al suolo - ha spiegato il comandante - è avvenuto a 4-500 metri dall’elisuperficie da cui l’elicottero era decollato poco prima». Per quanto riguarda scatola nera e piano di volo, «sono tutti accertamenti che sta facendo l’agenzia nazionale sicurezza volo, attività in divenire su cui stiamo lavorando», ha aggiunto.
Sarebbe precipitato in verticale, dopo un tentativo di decollo non andato a buon fine. Sembra essere questa la dinamica dell’incidente dell’elicottero caduto ieri nel tardo pomeriggio a Castelguelfo di Noceto nella tenuta di proprietà della famiglia Rovagnati, a poca distanza, circa duecento metri, dall’eliporto privato. Nell’impatto sono morti l’ad del gruppo, Lorenzo Rovagnati e i due piloti Flavio Massa e Leonardo Italiani, questi ultimi sbalzati all’esterno del velivolo.
L’ipotesi è che l’elicottero abbia tentato di salire con una manovra al di sopra del livello della fitta nebbia quando c'è stato un problema, forse un guasto, che ne ha provocato la caduta. Sul luogo dell’incidente stanno proseguendo i rilievi dei Ris e dei carabinieri.
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