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Sissa

Ezio e Albertina Bosi: colonne della comunità

Aperta fino al 20 aprile la mostra dedicata ai coniugi

Ezio e Albertina Bosi: colonne della comunità

Amarcord attraverso le immagini per rendere omaggio alla coppia che ha fatto tanto per il paese.

07 Aprile 2025, 09:52

Sissa C’è tempo fino al 20 aprile per visitare la mostra dedicata a Ezio e Albertina Bosi, due anime insostituibili della comunità di Sissa e già collaboratori della Gazzetta per Gramignazzo. Grazie alla mostra documentaria allestita nella Rocca dei Terzi e curata da Rosita Cacciali, ogni domenica mattina dalle 10 alle 12 sarà possibile immergersi nel ricordo vivo e affettuoso di Ezio e Albertina attraverso fotografie, costumi, pannelli e materiali d’archivio che raccontano una vita spesa per gli altri.
Ezio Bosi, scomparso nell’ottobre del 2022 a 95 anni, è stato un instancabile promotore di iniziative culturali, ludiche e solidali che hanno segnato per decenni la vita del paese. Odontoiatra a Parma, fu proprio nello studio che conobbe Albertina Marasini, diventata poi sua moglie, collaboratrice, e compagna inseparabile in ogni progetto.
Originaria di Sorbolo, Albertina è stata una figura altrettanto centrale per la comunità. Volontaria attiva, collaboratrice della «Gazzetta di Parma», nelle cui pagine raccontava con puntualità e grazia la vita del paese, era anche una delle colonne dell’associazione sportiva Ardisci.

Insieme Ezio e Albertina Bosi hanno ideato eventi che sono entrati nella memoria collettiva della Bassa: il celebre Campionato di mangiatori di anguria nato nel 1969, il Campionato di morra che portò a Gramignazzo concorrenti da tutta Italia, il torneo di calcio per il Santuario della Madonna delle Spine e il Concorso di pittura per ragazzi che Albertina ha curato per oltre quarant’anni.
La mostra rende omaggio anche alla di lei passione per il teatro dialettale, che negli anni Sessanta prese vita grazie alla compagnia Dialettale Sissese, da lui incoraggiata e accompagnata sul palco con testi di Macario, ma anche con spettacoli pro parrocchia. Un pannello della mostra è dedicato alla formazione salesiana di Ezio, cresciuto a Gramignazzo sotto l’insegna dell’Istituto San Benedetto. E forse proprio da Don Bosco aveva ereditato lo spirito educativo e l’attenzione per i giovani: sapeva coinvolgerli, responsabilizzarli e trasmettere loro il valore dell’impegno e della condivisione. Visitare la mostra diventa quindi anche un modo per dire grazie a due persone che hanno dato tanto al paese. Perché i segni lasciati da Ezio e Albertina Bosi non appartengono solo al passato, ma continuano a parlare al presente con la forza discreta di chi ha saputo costruire comunità, giorno dopo giorno.
C.D.C.

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