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E' finito in carcere il ladro dei cimiteri: in tre mesi ha messo a segno ben 21 furti di pluviali in rame - Video

Procura della Repubblica presso il Tribunale Parma

05 Maggio 2025, 09:51

E' finito in carcere il ladro di  “furti seriali” nei cimiteri: in tre mesi ha messo a segno ben 21 furti nei cimiteri del Parmense e della provincia reggiana

Si tratta di  Alessio Ghiani, noto agli inquirenti in quanto già condannato più volte per vari delitti contro il patrimonio.
Le investigazioni -effettuate dalla Stazione Carabinieri di Sala Baganza  coordinate dalla Procura della Repubblica- hanno riguardato l'uomo, a cui vengono contestati almeno 21 furti, commessi dal 29 settembre 2024 al 7 dicembre 2024, in una chiesa e in numerosi cimiteri  della province di Parma e Reggio Emilia.
Il modus operandi adottato è stato sempre lo stesso: l’autore ha agito attraverso uno schema operativo ben collaudato, che partiva dall'individuazione di un cimitero isolato, privo di sistemi di videosorveglianza e poco illuminato, dove poi poter agire indisturbato, tanto da concretizzare il furto in un lasso di tempo relativamente breve.
In particolare l’indagato è risultato specializzato soprattutto nei furti di rame. Si introduceva all’interno delle aree cimiteriali, a seconda dei casi, scavalcando il muro di cinta, oppure utilizzando delle scale o tagliando la recinzione metallica perimetrale, entrando col proprio veicolo all’interno dell’area. Successivamente staccava i pluviali di rame dalle cappelle gentilizie, nell’ordine di diverse decine per volta, li occultava all’interno dell’auto utilizzata per il trasporto del materiale (un Suv risultato già sottoposto a sequestro, che conduceva illecitamente, essendo sprovvisto di patente di guida poiché ritiratagli), per poi dileguarsi, causando un danno quantificabile in oltre 50 mila, e procurando nel compimento di tali delitti, danni sostanziali per il rispristino dei manufatti asportati.

In particolare si tratta dei seguenti episodi:

1. tra il 29 settembre e 10 ottobre 2024, presso il cimitero della località Mattaleto, nel comune di Langhirano;
2. in data 14 ottobre 2024, presso il cimitero comunale di Bibbiano (RE);
3. in data 27 ottobre 2024, presso il cimitero comunale di Traversetolo e precisamente dei pluviali, delle grondaie e dei due tubi di scolo di due distinte private cappelle ivi esistenti del valore complessivo di € 2.000,00, danneggiandone altresì il tetto;
4. tra il 29 ottobre e il 30 ottobre 2024, presso il cimitero di Castellarano (RE), di 5 pluviali e 60 pezzi di pluviali (asportate da circa trenta edicole funerarie di proprietà di 4 privati cittadini);
5. in data 4 novembre 2024, dalla Chiesa di San Ruffino di Scandiano (RE) (4 metri lineari di tubo pluviale in rame e 5 terminali del pluviale da 100 mm);
6. dal 13 al 14 novembre 2024 presso il cimitero di Felino sito in Via Verdi, previa effrazione e rottura del lucchetto di chiusura di un cancello secondario d'ingresso al cimitero (23 pluviali in rame fissati alle mura del cimitero);
7. dal 15 al 19 novembre 2024 presso il cimitero di Sala Baganza (ventuno pluviali in rame per un valore complessivo di € 22.000,00);
8. il 19 novembre 2024 e il 20 novembre 2024, presso il cimitero di località Mattaleto nel Comune di Langhirano (circa venti pluviali di rame);
9. dal 21 e al 26 novembre 2024, presso il cimitero di Medesano (numerosi pluviali di rame dalle cappelle di 5 diverse famiglie);
10. in data 30 novembre 2024, presso il cimitero di San Martino Sinzano di Collecchio ubicato in Strada Castellina s.n.c. (quattro pluviali);
11. in data 4 dicembre 2024, presso il cimitero di Felino, in località Cevola (numero indeterminato di pluviali di rame);
12. in data 6 dicembre 2024, nel cimitero di Sala Baganza frazione San Vitale (tredici di pluviali in rame per un valore di € 1000,00);
13. in data 7 dicembre 2024, presso il cimitero di Torrechiara in Langhirano (otto pluviali di rame, per un totale di circa 50 kg e un valore complessivo di € 2000,00).

Le indagini, che hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti del Ghiani, sono state condotte dalla Stazione dei Carabinieri di Sala Baganza e originate grazie alla segnalazione di un cittadino. Supportate da riscontri fotografici, si sono concentrate sull’approfondita analisi dei tabulati concernenti la sua utenza telefonica, incrociando i dati emersi con gli elementi raccolti dai lettori di targhe dislocati nei pressi dei diversi obiettivi depredati, il che ha consentito di accertare come  si recasse nei cimiteri comunali, nelle ore serali-notturne o all’alba, sfruttando le condizioni di scarsa visibilità, rimanendovi per pochissimo tempo.
All’esito degli accertamenti, a richiesta della Procura, il G.I.P. di Parma  nel corso del quale l’indagato ha ammesso gli addebiti, riferendo che i furti erano stati commessi a causa di non meglio specificate difficoltà nell’ambito lavorativo- ha emesso una misura cautelare personale in carcere, onde prevenire la reiterazione dei reati, considerata la sistematicità e la gravità degli episodi e la negativa personalità dell’indagato (già più volte condannato).
Pertanto, in esecuzione di tale misura, nei giorni scorsi i Carabinieri hanno rintracciato il 54enne dichiarandolo in stato di arresto.
L’uomo è stato condotto presso il carcere di Reggio Emilia, ove nel rispetto della presunzione di innocenza, si trova in attesa della conclusione delle indagini e nella ovvia possibilità di esporre all’Autorità Giudiziaria la propria posizione al cospetto delle accuse che gli vengono mosse.

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