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BUSSETO

L'orologio da 8200 euro gli viene pagato con un assegno falso di una banca fantasma: 53enne denunciato

Mette in vendita un orologio del valore di 8200 euro, ma viene pagato con un assegno falso emesso da una banca fantasma: denunciato un 53enne

15 Maggio 2025, 10:41

I Carabinieri della Stazione di Busseto, al termine di una complessa attività d’indagine, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Parma, un 53enne italiano, ritenuto il presunto responsabile di truffa in danno di un 50enne residente in provincia a cui, con artifizi e raggiri, veniva sottratto un orologio di ingente valore economico.

L’indagine è stata originata dalla querela sporta presso la Stazione dei Carabinieri di Busseto, dove il denunciante spiegava di aver pubblicato, su di un noto sito internet specializzato nella vendita di oggetti usati, un annuncio di vendita del proprio orologio, al prezzo di “8.200 euro”.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la vittima veniva contattata attraverso una chat telefonica da un soggetto che manifestava, con una certa urgenza, grande interesse per l’acquisto del prezioso orologio. Dopo una breve trattativa, al termine della quale i due si accordavano per uno sconto, veniva fissata anche la data dell’incontro nella banca del denunciante, dove di fatto si sarebbe conclusa la compravendita.

Qui, dopo aver mostrato l’orologio all’acquirente, la vittima riceveva l’assegno circolare che contestualmente consegnava all’operatore della banca, il quale attraverso un controllo, ne certificava al momento l’apparente genuinità.

A questo punto il venditore, rassicurato dalle verifiche effettuate, ha consegnato l’orologio all’acquirente, che senza esitazioni è salito a bordo di un taxi, rimasto ad attenderlo nei pressi della banca, allontanandosi velocemente.

Dopo alcuni giorni l’amara sorpresa: la vittima riceve una comunicazione dalla banca relativa al mancato incasso dell’assegno poiché risultato “falso”.

I militari, sulla scorta degli elementi noti in querela, hanno avviato  una serie di accertamenti sull’utenza mobile utilizzata per contattare la vittima e sulle immagini estrapolate dalle telecamere di sorveglianza della banca che aveva ospitato la vittima e l’acquirente per le operazioni d’incasso dell’assegno.

In particolare, grazie all’analisi antropometrica delle immagini acquisite presso l’istituto bancario i Carabinieri sono riusciti ad individuare l’autore del reato identificandolo nell’odierno indagato, scoprendo altresì che l’istituto di credito che aveva emesso l’assegno circolare in realtà è risultava inesistente.

All’esito dell’attività d’indagine svolta, fermo restando il principio di innocenza fino a sentenza definitiva, il 53enne, residente in Campania, risultato già gravato da vicende di polizia analoghe e specifiche a quella in argomento, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.

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