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Torrile

Addio a «Pepo» Cavagni, la passione per la politica

Addio a «Pepo» Cavagni,  la passione per la politica

di Chiara De Carli

22 Maggio 2025, 09:02

Oggi Torrile saluterà per l’ultima volta Giuseppe «Pepo» Cavagni, scomparso martedì scorso a 93 anni.
Nato a Parma il 27 settembre 1931, secondo di sette fratelli, Pepo era figlio di mezzadri e fin da giovanissimo toccò a lui farsi carico della famiglia.
Pur avendo potuto frequentare la scuola solo fino alla quinta elementare, non ha mai smesso di studiare, leggere e tenersi aggiornato, trasformando ogni occasione in un’opportunità per imparare. In paese, a Sant’Andrea, era arrivato alla fine degli anni ‘50, in un podere che ha visto crescere la sua famiglia, prima con il matrimonio con Francesca, e poi con l’arrivo di Mariapia e Luisa. E proprio la famiglia è sempre stata il suo primo pensiero, tanto da fargli rinunciare ad una promettente carriera da cantante lirico pur di non sottrarre energie e attenzioni ai suoi affetti.
Cresciuto negli ideali del Partito comunista, Pepo è stato un esempio di militanza autentica, fatta di impegno quotidiano, passione e coerenza.
Nel 1975 entrò in Consiglio comunale al fianco di Giovanni Buttarelli, e vi restò fino al 1985. Ma la politica non l’ha mai davvero lasciata. «Pepo mi ha letteralmente visto crescere, più di una volta mi ha tirato le orecchie, ma mi ha sempre sostenuto – ha voluto sottolineare Alessandro Fadda, sindaco di Torrile -. È stato un punto di riferimento, un maestro silenzioso che sapeva usare l’ironia per insegnare e la coerenza per guidare. Oggi perdiamo una parte della nostra storia, ma anche un esempio che continuerà a parlare a tutti noi». Iscritto al Pd dopo la scissione del Pci, Cavagni mantenne rapporti di stima e amicizia anche con il circolo del Prc, a dimostrazione di come la sua coerenza non avesse bisogno di etichette.
«Era una figura storica della sinistra Torrilese che da oggi diventa più povera. Guardava sempre con interesse l’evolversi della situazione politica locale e nazionale – sottolinea la segreteria del Prc locale -. Rimarrà sempre nei nostri cuori la sua allegria, la sua saggezza e il suo carattere positivo».
E al fianco della politica, Cavagni ha saputo coltivare la passione per l’arte. Intagliava il legno, creando piccole sculture che esponeva orgogliosamente alle Feste dell’Unità. E poi c’era la sua voce, bella e potente, che lo aveva portato più volte sul palco e davanti alle telecamere della tv.
Oggi pomeriggio alle 15, nella chiesa di San Polo, l’ultimo saluto, con l’anello del Pci al dito e la biografia di Berlinguer accanto.
Un gesto simbolico e profondo, per chi ha vissuto tutta la vita in coerenza con le proprie idee e non ha mai smesso di credere nella forza della cultura, della solidarietà e dell’impegno.

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