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Si è conclusa nei giorni scorsi con una denuncia alla Procura della Repubblica di Parma a carico di un 22enne straniero una complessa attività d'indagine condotta dai Carabinieri della Stazione di Sorbolo Mezzani.
Il giovane, ritenuto il presunto responsabile di una "spaccata" perpetrata la notte di Natale a Sorbolo Mezzani, durante la quale è riuscito ad asportare il cassetto del registratore di cassa contenente circa 1.000 euro, è risultato essere già gravato da numerosi precedenti specifici, commessi in diverse località del nord Italia.
Nello specifico, intorno alle 3 del 25 dicembre 2024, una pattuglia della Stazione di Sorbolo Mezzani, impegnata in un servizio di perlustrazione volto alla prevenzione e repressione dei reati, è stata inviata con urgenza dalla Centrale Operativa di Parma in una farmacia del centro del paese, a seguito dell'attivazione dell'allarme antifurto.
I Carabinieri, giunti tempestivamente sul posto, hanno immediatamente constatato l'evidente rottura di una delle vetrate della farmacia. Con la dovuta cautela, dopo aver accertato che all'interno non vi fossero presenze sospette, hanno atteso l'arrivo del responsabile dell'attività, il quale non ha potuto fare altro che constatare i danni: oltre ai significativi danni alla vetrata, mancava all'appello il cassetto del registratore di cassa, dove erano custoditi 1.000 euro.
Le indagini dei Carabinieri sono partite immediatamente con un meticoloso sopralluogo della scena del crimine. Durante l'ispezione, i militari hanno individuato numerose tracce ematiche presenti sulla pavimentazione e sulla vetrata infranta, procedendo al loro prelievo e alla campionatura con appositi tamponi sterili. Gli investigatori hanno subito intuito che le macchie di sangue potessero essere riconducibili all'autore del furto, che si sarebbe ferito nell'atto di irrompere nella farmacia attraverso il vetro rotto.
Nel pomeriggio seguente, il titolare della farmacia ha formalizzato la denuncia presso la Stazione dei Carabinieri, consegnando contestualmente una copia dei filmati estrapolati dall'impianto di sorveglianza installato all'interno dell'esercizio commerciale.
L'attenta analisi di queste immagini ha permesso ai Carabinieri di estrapolare fotogrammi di buona qualità, che hanno consentito di accertare che l'autore del reato era un individuo solitario. Quest'ultimo, approfittando della presenza di una fioriera in cemento situata nelle vicinanze della farmacia, l'aveva utilizzata come ariete per sfondare la vetrata.
L'indagine è proseguita con un approccio tecnico e specialistico: sotto il coordinamento della Procura della Repubblica, le tracce di sangue repertate sulla scena del crimine sono state prontamente consegnate alla "Sezione Biologia" del RIS di Parma. I Carabinieri del RIS, una volta ottenuti i reperti, hanno effettuato tutte le procedure necessarie per rendere le tracce utilizzabili a fini probatori, avviando un complesso processo di comparazione del DNA.
Grazie alle accurate analisi effettuate, è stato possibile estrapolare un profilo genotipico di genere maschile, il quale è risultato già inserito nella Banca Dati Nazionale del DNA. La comparazione ha rivelato che il sangue rinvenuto sulla scena del crimine corrispondeva al profilo genetico del 22enne straniero, permettendo così di ricondurlo con certezza sulla scena del furto.
Sulla base degli elementi probatori inequivocabilmente acquisiti nel corso delle indagini, e fatto salvo il principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva, il 22enne è stato quindi deferito all'Autorità Giudiziaria.
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