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Gente di campagna

"All'Antica Dogana" storia della famiglia Pizzati fra castagne ed entusiasmo

Pizzati   Baluardo di storia fra castagne ed entusiasmo

di Claudia Olimpia Rossi

10 Settembre 2025, 10:07

Incastonata nel bosco che prelude al Passo del Cirone, cerniera con la Toscana, l’azienda agrituristica «All’Antica Dogana» di Corniglio è baluardo di una storia che la pronipote della famiglia Pizzati preserva da vent’anni. Susanna unisce passato e presente, risvegliando l’anima di luoghi abbandonati, per scoprire i sapori di quel piccolo mondo antico. Castagne, mirtilli, miele, grano: l’imprenditrice descrive i suoi prodotti come opere d’arte di una civiltà a rischio d'estinzione. Se da bambina sognava di vivere nella casa di ascendenza paterna, buen retiro per l’estate e durante gli studi universitari, ben presto si è cimentata nell’attività agro-ambientale e di recupero.
Il borgo, a circa 1000 metri d’altitudine, è composto da fabbricati, stalle, fienili. Poi c’è l’imponente casa padronale: il sasso più antico è datato 1569, mentre un portale delle cantine pare risalire al 1300. «Con l’agriturismo, composto ora da sei camere più un salone per la colazione e gli eventi, desidero trasmettere i sapori di una volta».
Quarantadue anni, tre figli di 18, 16 e 6 che studiano a Parma ma «preferiscono stare qui», si commuove raccontando ogni singolo traguardo di «All’Antica Dogana». Si tratti della cappella ristrutturata e riconsacrata o dell’essiccatoio tornato in funzione dopo un intervento conservativo. «Erano quarant’anni che da queste parti non si vedeva un tetto fumare» le disse in quell’occasione Rico, 95 primavere di esperienza anche in fatto di castagne, un sapere che a Corniglio significava pane quotidiano.
«Per due anni - dice Susanna - sono andata con lui e la moglie Vittoria a raccogliere castagne nel mio bosco, compreso negli 80 ettari dell’azienda, da qua al Monte Tavola, per imparare a riconoscere quelle buone. La varietà Mondaiola, innestata circa duecento anni fa, ha picchi di dolcezza incredibile. Le castagne vengono essiccate a fuoco basso per 40 giorni, poi sottoposte a battitura nell’apposito macchinario antico. Le seleziono una ad una. La macinatura avviene a Bagnone, in Toscana, in un mulino con macina in pietra arenaria del Monte Orsaro che il proprietario acquistò qui a Bosco. Il procedimento è laborioso: da 100 chili di castagne se ne ricavano 30 di secche e, tolte le bucce, resta solo un 23-25% di farina. Una tradizione, pur totalmente antieconomica, che desidero trasmettere ai figli e alle nuove generazioni. Mio marito, il lato pratico della coppia, mi sostiene nelle decisioni. Poi c’è papà, al mio fianco sempre: con lui, dottore in scienze forestali, nato qui ma trasferitosi da bambino a Corniglio perché suo padre, medico della vallata, doveva avvicinarsi al paese, ho iniziato a frequentare i boschi. Le ricette che preparo agli ospiti vengono da mia nonna Edelvalda, una Ghirardini del celebre albergo di Corniglio: conservava il ricordo dei piatti a base di farina di castagne senza però prepararli mai, perché una volta erano cibi considerati poveri».
Finalmente, Rico aveva ragione, il tetto è tornato a fumare.

LA SCHEDA

Nome: Susanna Pizzati
Età: 42 anni
Segno zodiacale: Pesci.
Studi: Diploma di Liceo Classico, Lettere Moderne.
Hobby: Storia dell’arte, storia delle castagne.
Sogno nel cassetto: Finire di ristrutturare il borgo di famiglia e viverci in equilibrio e armonia con la natura.
Azienda: Azienda agro-ambientale Susanna Pizzati e Azienda agrituristica All’Antica Dogana, strada Costa di Bosco n.11, Bosco di Corniglio.
Attività: Apicoltura, piccoli frutti, silvicoltura, raccolta ed essiccazione castagne, grano, agriturismo con pernottamento e prima colazione.

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