PARMA
Il modello Bim in fase di sviluppo da parte della Provincia di Parma – già a disposizione dei 44 comuni del Parmense - diventa un punto di riferimento anche per la Regione Toscana con l’intento di favorire l’acquisizione di informazioni per gestire al meglio le procedure relative ai grandi appalti.
Questo il tema trattato a Palazzo Giordani nel corso di un incontro in merito all’applicazione del Bim, Building information modelling, introdotto dal nuovo Codice degli appalti per lavori pubblici di importo superiore ai 2 milioni di euro.
“Come Provincia – spiega Iuri Menozzi, dirigente della Provincia responsabile della Transizione al digitale - abbiamo iniziato un percorso, a partire dallo scorso anno, per l’introduzione del Bim che consiste nella digitalizzazione delle varie attività per essere sempre più precisi e puntuali nella progettazione e realizzazione delle opere pubbliche. Un’esperienza altamente formativa che abbiamo poi esteso a tutti i 44 comuni del Parmense”.
“Il confronto con la Toscana – aggiunge Paolo Grignaffini, responsabile dell’Ufficio It – è stato molto costruttivo. Abbiamo inteso sviluppare un modello che possa essere di riferimento anche per altri enti. Come Provincia abbiamo creduto, da subito, nelle grandi potenzialità di questo percorso. Dai primi studi iniziano ad emergere i concreti vantaggi della Bim: una programmazione ben strutturata, come emerso in percorsi simili in Inghilterra, consente di ridurre sino al 60% i costi ed anche sino al 40% i tempi nella progettazione di un’opera pubblica, garantendo per altro una sempre maggiore trasparenza”.
“Con questo impegno – sottolineano il presidente della Provincia Alessandro Fadda e la consigliera alla Transizione Saba Giovannacci – il nostro ente si conferma attento alle ultime evoluzioni in materia di progettazione e programmazione di opere pubbliche. La Provincia è punto di riferimento per realtà più piccole e meno strutturate come i comuni ai quali fornisce informazioni e strumenti per affrontare pratiche certamente complesse, come quelle relative ad appalti di importo superiore ai 2 milioni di euro. Un aiuto fondamentale per evitare che determinate realtà rischino di dover rinunciare ad importanti finanziamenti perché non adeguatamente strutturate per gestirle. Per la Provincia di Parma il Bim rappresenta non solo un obbligo normativo, ma soprattutto una priorità e un’opportunità. Il nostro approccio è stato fin da subito inclusivo: abbiamo lavorato con i partner tecnologici e con i comuni del territorio per creare un modello che non resti confinato all’ente provinciale, ma che possa essere condiviso e adottato in modo semplificato da tutte le amministrazioni. Ringraziamo tutto il personale della Provincia che è impegnato in questo importante percorso di formazione”.
Nel video, le interviste a Paolo Grignaffini, responsabile dell’Ufficio It della Provincia di Parma; Iuri Menozzi, dirigente della Provincia responsabile della Transizione al digitale.
Nella foto, da sinistra, Sara Ghinelli, Pierre Dalla Chiesa, Enrico Montali, Iuri Menozzi, Paolo Grignaffini e Giovanni Catellani.
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