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Un’indagine serrata, ricca di riscontri tecnici e investigativi, ha consentito ai Carabinieri, coordinati dalla Procura, di risolvere in tempi rapidi due eventi criminosi che avevano destato allarme sociale, assicurando alla Giustizia quelli che, al momento, si ritengono i presunti autori di due distinte rapine, compiute nei mesi di maggio e giugno, ai danni di un diciottenne e di un trentenne residenti in questa provincia.
L’attività d’indagine ha avuto inizio a seguito della commissione della prima rapina, avvenuta il 23 maggio 2025 a San Secondo, la vittima, un diciottenne del posto.
Verso le ore 18.30 del 23 maggio, su segnalazione della Centrale Operativa viene inviata a San Secondo una pattuglia dei Carabinieri di Sissa Trecasali in quanto una persona riferiva di essere stato aggredito e derubato da 4 ragazzi.
La vittima, in sede di denuncia, ha spiegato che mentre si stava recando al tabaccaio, era stato avvicinato da quattro ragazzi stranieri, che in un primo momento si erano limitati a chiedergli la classica sigaretta. Immediatamente dopo, gli avrebbero chiesto 5 euro per comprare un pacchetto di sigarette ed infine lo avrebbero circondato, impedendogli di muoversi e, dopo avergli frugato nelle tasche, gli avrebbero preso il portafoglio contenente la somma di 45 euro.
Il tutto con minacce e pressioni intimidatorie che hanno annullato in tutto o in parte la sua volontà. Prima di andarsene uno dei ragazzi lo avrebbe intimorito dicendogli “guarda bene la mia faccia”.
Il secondo e ancor più grave episodio si è verificato il 10 giugno 2025. La vittima, un trentenne del posto, ha denunciato ai Carabinieri della Stazione di S. Secondo di esser stato aggredito fisicamente, nonché successivamente rapinato della sua catenina in argento da tre ragazzi stranieri.
Ha raccontato che, verso le 22 circa del 10 giugno, mentre si trovava in compagnia della sua ragazza, all’esterno di una pizzeria, aveva notato tre ragazzi stranieri attorno alla macchina della sua ragazza e, in particolare, uno di questi era seduto comodamente sul cofano.
Alle prime rimostranze del giovane, i tre lo avrebbero aggredito violentemente con ripetuti pugni al volto. A questo punto, uno dei tre aggressori avrebbe estratto un coltello dalla tasca, cercando di colpire la vittima designata con un fendente, che non andava a segno solo grazie alla prontezza di riflessi della vittima.
Solo grazie all’intervento di alcune persone presenti i tre hanno smesso. Il 30enne frastornato e sanguinante, accompagnato dalla sua ragazza, è andato a casa, dove si accorge che i tre si erano impossessati della catenina in argento con un crocifisso che portava al collo.
Le indagini, condotte dai Carabinieri, hanno permesso di raccogliere un solido quadro indiziario a carico degli indagati. Le vittime, ed i testimoni, hanno fornito dichiarazioni concordanti, dettagliate e precise.
La Procura della Repubblica di Parma, concordando pienamente con le risultanze investigative prodotte dai militari della Stazione Carabinieri di S. Secondo P.se in collaborazione con personale dell’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Fidenza, ha chiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale una misura cautelare a carico di quattro persone: (AKREMI Salem c.l 2005, AKREMI Bessem cl. 2007, BEJAOUI Oussama cl.1999 e HAJ ABID Nadr, cl.2001), gravemente indiziate a vario titolo ed in concorso tra loro dei delitti di rapina aggravata dall’uso di oggetti atti ad offendere e lesioni personali volontarie.
I Carabinieri hanno rintracciato all’interno delle rispettive abitazioni in provincia di Parma e di Reggio Emilia i quattro presunti responsabili, che sono stati così associati presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari.
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