PROCURA
La Procura della Repubblica di Parma, concordando pienamente con le risultanze investigative prodotte dai Carabinieri della Compagnia di Fidenza ha chiesto ed ottenuto dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale, una misura cautelare a carico di due persone (Hudorovic Carlos classe 1980 e Brajdic Luciano Sandro classe 1992), gravemente indiziati, in concorso tra loro, del delitto di rapina, aggravato dall’aver cagionato lesioni alla vittima, commesso nel territorio di Fontanellato.
La contestazione si riferisce ad un episodio avvenuto a Fontanellato nel pomeriggio del 18 maggio scorso,quando la vittima -un commerciante che aveva allestito un banco espositivo di monili e orologi d’epoca nel locale mercato dell’antiquariato- è stato aggredito alle spalle da un uomo ( Luciano Sandro Brajdic odierno co-indagato) mentre riponeva parte dei preziosi a bordo del proprio furgone.
La vittima, infatti, era in procinto di lasciare la piazza del mercato e, dopo aver prelevato i preziosi di maggior valore, si era diretta verso il proprio automezzo, ma è stata pedinata, raggiunta e aggredita da uno dei malviventi.
In quel frangente, l'aggressore, cogliendo di spalle il commerciante mentre era in procinto di depositare una borsa all’interno della propria auto, l’avrebbe preso e sbattuto violentemente a terra, riuscendo ad asportare gli effetti personali, i monili e gli orologi di ingente valore commerciale (oltre 20.000 euro) che il commerciante aveva appena appoggiato sui sedili del veicolo.
Una volta impossessatosi della refurtiva, il malvivente sarebbe salito su di un’automobile immediatamente sopraggiunta dopo la rapina e risultata condotta da un complice (allo stato, si ritiene trattarsi di Hudorovic Carlos, odierno co-indagato) a bordo della quale hanno velocemente lasciato il territorio parmense.
La vittima riportò diversi traumi agli arti superiori; condotto in Ospedale, gli venne diagnosticato un “ematoma e abrasioni ai gomiti, trauma contusivo con lividi in regione lombare e trauma alla spalla ”, con una prognosi di dieci giorni.
La vittima, nella stessa giornata, ha presentato querela alla Stazione dei Carabinieri di Fontanellato che hanno subito avviato le indagini con il supporto dei militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Fidenza, che sono successivamente subentrati nell’attività d’indagine.
La dinamica è stata ricostruita non solo grazie alle indicazioni e i filmati della bancarella consegnati dalla vittima, ma anche in virtù delle immagini acquisite dalle telecamere di videosorveglianza comunali presenti sul territorio, fornite da personale della Polizia Locale di Fontanellato, immagini che hanno apportato un contributo significativo alle indagini, consentendo, nel loro quadro d’insieme, di cristallizzare le fasi antecedenti e successive alla rapina.
L’indagine, ricca di dettagli oggettivi e concordanti tra loro, ha permesso agli investigatori di delineare un quadro indiziario concreto a carico dei due indagati.
La puntuale disamina degli elementi raccolti ha permesso agli investigatori di ricostruire l’arrivo dei due soggetti a Fontanellato a bordo di un’auto dalla quale è stato successivamente ricavato il numero di targa e l’intestatario, nonché l’itinerario percorso nel territorio parmense nel giorno della rapina. L’ulteriore studio dei filmati raccolti nella zona del mercato, oltre a quelli prodotti dalla vittima, ha consentito di accertare la meticolosa pianificazione del colpo da parte dei responsabili, che hanno osservato e pedinato la vittima eseguendo anche dei sopralluoghi delle merci in vendita prima di passare al compimento della vera e propria azione delittuosa e della successiva fuga.
In definitiva il G.I.P. -che ha valutato i riscontri investigativi raccolti dai Carabinieri sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Parma- ha ritenuto gli indagati fortemente indiziati di essere i responsabili delle condotte contestate e, visto il concreto e attuale pericolo di reiterazione di simili condotte e valutate le specifiche circostanze e modalità dei fatti commessi e della loro personalità, ha accolto la richiesta della Procura, emettendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Nella giornata del 17 novembre 2025, i Carabinieri, attraverso continui e meticolosi servizi di osservazione sono riusciti a “localizzare” gli indagati in una provincia del nord Italia, facendo scattare l'operazione, che ha portato al loro arresto.
© Riproduzione riservata
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata