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'Ndrangheta emiliana: a seguito della conferma della Cassazione arrestato 50enne condannato per estorsione alla pena di 3 anni 6 mesi e 20 giorni

La sentenza della Cassazione rappresenta un duro colpo per i vertici dei clan operanti nella regione.

Torrile: a seguito della conferma della cassazione i carabinieri arrestano 50enne condannato alla pena di 3 anni 6 mesi e 20 giorni.

01 Dicembre 2025, 11:24

Oltre al 50enne, diventano definitive le pesanti condanne per i reggenti delle famiglie, confermando la tesi dell'accusa secondo cui gli imputati "perseveravano" nelle attività illecite nonostante le precedenti inchieste. 

Acquisito il provvedimento di esecuzione per la carcerazione, i Carabinieri di Colorno hanno prelevato il 50enne dal suo domicilio e dopo averlo dichiarato in stato di arresto lo hanno tradotto in carcere.  

Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Colorno hanno dato esecuzione a un provvedimento restrittivo emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale presso la Corte di Appello di Bologna. Destinatario dell'ordine di carcerazione è un 50enne originario del sud Italia ma da tempo radicato nel territorio parmense, la cui condanna è divenuta definitiva. 

L’arresto segue la recente pronuncia della Suprema Corte di Cassazione, che ha messo il sigillo finale su uno dei capitoli più rilevanti della lotta alla criminalità organizzata in Emilia-Romagna.  

La Quinta Sezione Penale ha infatti confermato l'impianto accusatorio del processo "Perseverance bis", ribadendo la solidità dell'inchiesta della Dda di Bologna.  

Nata come costola dei maxi-processi “Aemilia” e “Grimilde”, l'indagine ha puntato i fari su quella "zona grigia" in cui la 'ndrangheta emiliana tentava di riorganizzarsi attraverso un sistema di false testimonianze, fatture per operazioni inesistenti e tentativi di occultare i patrimoni. 

Tra le figure chiave spicca proprio quella dell’odierno arrestato. La sua posizione si cristallizza all'interno di un quadro che vede la cosca “Grande Aracri-Sarcone” ancora capace di "perseverare" nelle proprie attività criminali.  

Con la conferma degli "ermellini", la condanna è diventata irrevocabile.  

Rigettato il ricorso della difesa, per il 50enne si sono aperte le porte del carcere: dovrà scontare la pena residua di 3 anni, 6 mesi e 20 giorni, oltre a pagare una multa di 2.677 euro. 

Le accuse riguardano una serie di estorsioni commesse nel 2020 tra le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Pistoia e Prato, in concorso con altri ed eseguite con l'aggravante del metodo mafioso.  

Secondo quanto ricostruito dagli atti dell’inchiesta, il 50enne avrebbe avuto un ruolo tutt'altro che marginale, non un semplice spettatore, ma parte attiva nelle dinamiche di intimidazione. 

Gli inquirenti lo hanno collocato nel cerchio dei soggetti "a disposizione" del clan per attività di "bassa forza" ma ad alto impatto, come spedizioni punitive e recupero crediti violento. 

Dopo aver ricevuto il provvedimento, i Carabinieri di Colorno hanno individuato l’abitazione in cui si trovava il 50enne e dopo averlo informato delle decisioni della magistratura, lo hanno accompagnato in caserma per notificargli il provvedimento di carcerazione.  

Al termine delle operazioni, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Parma, dove sconterà la pena inflittagli. 

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