fidenza
Una vita per la famiglia, il volontariato, la musica: se n’è andato Giuseppe Adorni, un fidentino dal cuore grande. Aveva 86 anni. La comunità di Fidenza e il mondo del volontariato locale piangono la scomparsa di questo fidentino, colonna portante della Pubblica assistenza. Ma non solo, Giuseppe, nella sua esistenza, è stato impegnato anche su altri fronti, con molteplici interessi, senza mai dimenticare la sua famiglia.
Per tanti anni infatti, si è dedicato con affetto, al figlio disabile, scomparso tempo fa, che ha profondamente amato, insieme alla moglie Bruna. A lungo, Adorni, aveva lavorato in una nota azienda di Parma. Per oltre quarant’anni, Giuseppe è stato molto più di un volontario: è stato l’uomo capace di traghettare la Pubblica assisrenza, nella modernità, mantenendo sempre fermi i valori della solidarietà.
Entrato nell’associazione negli anni ‘70 come volontario sulle ambulanze, ha vissuto in prima linea l’evoluzione del soccorso fidentino. Tuttavia, è nel coordinamento della segreteria che ha lasciato il segno più indelebile. Dotato di una visione lungimirante, Giuseppe fu il primo a capire che l’efficienza del servizio passava attraverso l’innovazione. Fu lui a introdurre l’uso del computer nella Pubblica Assistenza, scrivendo personalmente il primo software gestionale in Access per organizzare viaggi e prenotazioni. Un’opera di modernizzazione che ha permesso all’associazione di rispondere con precisione e puntualità ai bisogni dei cittadini.
Il dolore per la sua scomparsa è testimoniato da Alessandro Dondi, ex presidente del sodalizio, che lo descritto come un punto di riferimento insostituibile. «Giuseppe è stato un pilastro fondamentale. Il mio primo impegno come presidente è stato possibile solo perché sapevo di poter contare sulla sua esperienza. Mi ha fatto da guida con estrema serietà e competenza».
E oggi tutta la grande famiglia della Pubblica Assistenza lo piange, grata per tutto quello che ha fatto per l’associazione.
L’attuale presidente della Pubblica Assistenza, Alberto Gotri, ha commentato: «Sono grato, a nome di tutta l’associazione, a Giuseppe, per tutto quello che ha fatto, non solo come milite attivo, ma anche per avere fortemente contribuito a introdurre strumenti digitali per la gestione amministrativa della Pubblica».
Per trent’anni, ogni singola mattina, la presenza di Giuseppe in segreteria è stata una certezza granitica. Chi lo ha conosciuto ne ricorda il rigore professionale, ma anche la grande ironia.
Giuseppe Adorni era anche un valido fisarmonicista. «Abbiamo perso non solo un bravissimo musicista – ha ricordato Vittorio Pezzani, di Monte Kanate – ma un grande uomo, dai profondi valori. Abbiamo condiviso tanti momenti durante le manifestazioni musicali e il festival della fisarmonica, e anche quando andavamo ad Andalo, era sempre presente con la sua “fisa”. Un uomo, intelligente, creativo, brillante, che sapeva fare di tutto».
Adorni era anche appassionato di fotografia.
La cerimonia funebre si è svolta in forma privata.
s.l.
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da Immergas Spa
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata