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I tifosi: «Anno difficile Ma ora vietato sbagliare»

I tifosi: «Anno difficile Ma ora vietato sbagliare»

di Vittorio Rotolo

30 Dicembre 2020, 10:05

Dal ritorno in serie A, le partenze sprint erano sempre state una costante per il Parma. Logico allora che nella testa del tifoso, i 12 punti conquistati in queste prime quattordici giornate di campionato suonino come un campanello d’allarme. La squadra è ancora alla ricerca di una propria identità, ma i sostenitori di fede crociata ribadiscono la propria fiducia a mister Liverani, nella consapevolezza che un cambio alla guida tecnica sarebbe, adesso, «la soluzione meno opportuna». 
A preoccupare di più, semmai, è la mancanza di mordente, da parte dei giocatori. «Non vedo la giusta cattiveria agonistica: a volte mi sembra che i nostri siano quasi rassegnati. Chi non crede nel progetto, è giusto che si faccia da parte» puntualizza subito Angelo Manfredini, presidente del Centro Coordinamento dei Parma Clubs. 


Sulla stessa lunghezza d’onda pure Giorgio Iotti, storico leader del Parma Club Monticelli Terme. «Le altre squadre che hanno come obiettivo dichiarato la salvezza non smettono mai di lottare, anche quando sono sotto di tre reti» rileva Iotti. 
«Non possiamo dire lo stesso a proposito del Parma, purtroppo: a Crotone, abbiamo praticamente regalato un tempo ai nostri avversari. In questa fase sta mancando pure l’apporto di quei giocatori che l’anno scorso avevano disputato un bel campionato e che, ora, faticano a ritrovarsi».


 «Però è anche vero – riprende Manfredini – che con un nuovo allenatore, tanti giovani di prospettiva ma ancora acerbi ed il cambio di proprietà, una partenza del genere poteva anche starci. Bisogna avere pazienza. Liverani è finito sulla graticola a mio avviso senza nemmeno una motivazione valida: dicono che viene da una retrocessione, ma questo cosa vuol dire? A Lecce, nonostante non avesse grandi nomi in organico, Liverani aveva saputo proporre un’idea di gioco apprezzabile. Adesso c’è chi vorrebbe il ritorno di D’Aversa, che qui ha fatto cose straordinarie ma che, pure, era stato criticato aspramente da molti tifosi. Il calcio è così». «Spero – conclude Iotti - che la società intervenga sul mercato, con almeno un innesto di esperienza in ogni reparto».


 «Il Parma di questo primo scorcio di stagione mi sembra molto Gervinho-dipendente» è invece il parere di Corrado Marvasi, presidente del Circolo Aquila Longhi. «Se non segna lui, non c’è nessuno che riesce a buttarla dentro: credo che il mister debba lavorare su nuove soluzioni offensive». Marvasi resta comunque fiducioso, «perché – osserva - il nuovo proprietario, Kyle Krause, è ambizioso ed ha un’incredibile dose di entusiasmo: saprà di sicuro riportare il club ai livelli che la piazza merita».
Non è preoccupato neppure Simone Burani del Parma Club I Danè. «Non è stato l’inizio di campionato che avevamo immaginato – ammette – ma credo che il Parma stia pagando, in questo momento, anche la rivoluzione tecnica operata in estate, con l’arrivo di Liverani e di tanti giovani. Inoltre, giocatori del calibro di Kulusevski e Darmian non sono stati forse adeguatamente rimpiazzati. Bisogna rimboccarsi le maniche, cercando di reperire sul mercato qualche elemento idoneo al gioco del tecnico. In ogni caso, ritengo che il Parma abbia le qualità per tirarsi fuori da questa situazione».


Bruno Bia, vice presidente del Centro Coordinamento dei Parma Clubs, era «mentalmente preparato all’idea di un campionato sofferto». «D’altronde – spiega – quella che stiamo vivendo è una stagione anomala a causa dell’emergenza sanitaria e che ha condizionato pure la preparazione estiva delle squadre. Poi, nel caso specifico del Parma, penso che la rosa vada sistemata a dovere, con qualche acquisto utile alla causa. In difesa capitan Bruno Alves ha tutta la mia stima, ma gli anni passano pure per lui...».
«Quando non arrivano i risultati, è normale che possa esserci una certa tensione. Ma non credo ad una frattura tra i giocatori e l’allenatore» - afferma infine Ivo Dallabona, presidente del Parma Club Collecchio. «Liverani continua a ripetere che il gioco ed i risultati arriveranno. Tuttavia la classifica è deficitaria ed il girone di ritorno è sempre complicato: se vuoi salvarti, devi correre e non puoi più sbagliare».
 

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