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Parma-Spal, 0-1 Petagna segna su rigore molto dubbio

Parma-Spal, 0-1 Petagna segna su rigore molto dubbio

08 Marzo 2020, 12:06

Quarta vittoria in quattro partite negli ultimi due anni per la Spal ai danni del Parma. I crociati giocano una partita decisamente sotto tono, Gervinho sciupa due clamorose palle gol, e pagano il rigore (peraltro abbastanza dubbio) concesso per fallo di Alves su Valori e trasformato da Petagna.

Si è giocata in un clima surreale, non solo perché il Tardini era (come previsto) deserto ma anche perché la partita è iniziata soltanto un'ora e un quarto dopo l'orario previsto.

Nei primi minuti i ritmi sono rimasti piuttosto bassi, con il Parma leggermente più offensivo. D'Aversa in tribuna per squalifica. 

Al 16' il Parma tenta di arrivare davanti alla porta avversaria con Kulusevski, fermato. Al 18' i crociati ci riprovano con Gervinho e Kurtic che serve Gagliolo. E' suo il primo lampo del match: il tiro però finisce fuori. Al 23' la Spal in avanti con Petagna, ma i crociati bloccano il tentativo. Colombi al 28' salva la porta dei crociati ma durante l'intervento colpito alla testa anche Fares, che resta a terra. 

Al 32' lunga azione dei crociati davanti alla porta della Spal, con doppio tentativo di trovare la porta. Azione fermata dall'arbitro per infortunio di Reca, che lascia il campo sostituito da Felipe.

Parma di nuovo in avanti al 37', con Gagliolo che cerca la testa in area di Gervinho e Cornelius.

Due i minuti di recupero. L'ultimo tentativo è del Parma ma la palla è troppo lunga per Gervinho. Il primo tempo ha visto i crociati sempre con una marcia in più ma senza riuscire a concretizzare.

SECONDO TEMPO

E' iniziato il secondo tempo con formazioni immutate. Subito ci prova Kulusesvski ma la palla finisce a lato. Gli risponde Valoti con un gran tiro che trova Colombi pronto alla risposta. In questo secondo tempo è la Spal che sembra più viva, mentre il Parma pasticcia un po' e sembra meno determinato soprattutto in difesa. Al 61' Di Biagio immette Sala al posto di Fares. 

Al 65' clamoroso errore di Gervinho che, su pasticcio di Missiroli, si ritrova la palla sui piedi in area piccola tu per tu con Berisha ma conclude incredibilmente fuori. Sul rovesciamento di fronte la Spal conquista un calcio d'angolo, sulla cui battuta svetta Petagna che di testa manda alto.

SPAL IN VANTAGGIO

Al 66' la Spal può andare sul dischetto per un fallo di Bruno Alves su Valoti.  Un fallo molto, molto dubbio, ma l'arbitro dopo aver consultato il Var, conferma. Tira Petagna abbastanza centralmente ma Colombi si tuffa deciso alla sua destra e la palla si insacca: 0-1.

D'Averta, tramite Tarozzi che è in panchina al suo posto, gioca la carta Caprari al posto di Brugman.

Al 74' Darmian prova il tiro dalla distanza ma trova solo una deviazione in angolo. E' comunque un Parma molto impacciato e, come si era capito sin dall'inizio del secondo tempo, è la Spal che interpreta meglio la partita. Al 76' ci prova anche Kulusevski ma la conclusione dal limite è una ciabattata che finisce a lato. Ancora un brivido per Colombi poco dopo quando Petagna arriva in area e spara a fil di palo.

All'81' Gervinho si mangia il secondo gol quando, di testa e solo davanti a Berisha, tira proprio addoso al portiere. Un'altra clamorosa occasione sciupata. E a quel punto entra anche Karamoh al posto di Kulusevski. 

Al di là delle singole azioni, in ogni caso, il Parma non convince, anche perché la Spal si difende con ordine ma non fa molto di più. E' comunque più che sufficiente per tenere il vantaggio senza tribolare eccessivamente.

All''88' fuori anche Darmian e dentro Siligardi nel disperato tenativo di pareggiare. Sono 7 i minuti di recupero concessi da Pairetto ma il Parma non va mai al tiro e la Spal conquista i tre punti.

LA SOSPENSIONE DELLA GARA ALLE 12.30: LA CRONACA

Tardini, ore 12.30: le squadre appena arrivate sul campo e in panchina, la marcia trionfale dell’Aida che risuonava per accogliere i giocatori, e subito Parma e Spal sono state rimandate negli spogliatoi. L'arbitro ha bloccato l'inizio della partita perché arrivano notizie che la serie A potrebbe essere sospesa. La decisione su Parma-Spal sarebbe dovuta arrivare alle 13, ma la mezzora di tempo che si erano prese squadre, arbitro e società per dare il via è scaduta. La decisione finale è arrivata alle 13.12: la partita si gioca alle 13.45. I giocatori sono stati rimandati in campo per il riscaldamento.

L'incertezza è arrivata dopo la richiesta del ministro Spadafora alla Figc di valutare l'immediata sospensione del campionato. Gli arbitri hanno chiesto alle due squadre di ritardare l’ingresso in campo, in attesa di comunicazioni. E negli spogliatoi ci sarebbero stati diversi malumori. In particolare il ds del Parma Faggiano, per una decisione che doveva essere presa in tempi diversi. 

 

 

 

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«Condivido le dichiarazioni di Damiano Tommasi, Presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, e mi unisco alla sua richiesta. Non ha senso in questo momento, mentre chiediamo enormi sacrifici ai cittadini per impedire la diffusione del contagio, mettere a rischio la salute dei giocatori, degli arbitri, dei tecnici, dei tifosi che sicuramente si raduneranno per vedere le partite, solo per non sospendere temporaneamente il calcio e intaccare gli interessi che ruotano attorno ad esso». Lo afferma in una nota il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora. 
«Altre federazioni hanno saggiamente optato per uno stop per i prossimi giorni. Credo sia dovere del presidente della Figc, Gravina, un supplemento di riflessione - spiega il ministro Spadafora -, senza attendere il primo caso di contagio, prima di assumersi questa gravosa responsabilità. Del resto, ancora prima che la situazione diventasse così drammatica per il Paese, la Lega di Serie A e Sky si erano già rifiutate di concedere a migliaia di italiani, costretti loro malgrado a restare a casa, di poter vedere in chiaro le partite, nascondendosi dietro presunte difficoltà normative che con l'autentica disponibilità di tutti si sarebbero potute ampiamente superare. Nei vari contatti di ieri, infatti, anche grazie alla collaborazione di Rai e Mediaset, si era arrivati vicini ad una soluzione equa per tutti gli attori e soprattutto di grande conforto per i tanti cittadini appassionati di calcio. E invece sono prevalsi gli interessi economici di realtà che pretendono di godere da sempre di un trattamento privilegiato e che vivono ormai fuori dalla realtà. Le società di calcio piuttosto valutino come superare le clausole vessatorie già all’attenzione dell’Antitrust per provvedere al rimborso degli abbonamenti e dei biglietti venduti per le prossime partite». «Prenderò in considerazione nei prossimi giorni - conclude il ministro - ogni iniziava utile anche legislativa per mettere ordine in un mondo che rischia di non rappresentare più valori etici e morali ai quali vorremmo che si ispirasse sempre».

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