Serie B
Se dentro l'uovo di cioccolata il Parma avrà trovato altri punti preziosi sulla strada che dovrò condurlo dritto dritto in serie A, lo scopriremo oggi pomeriggio. Al Tardini (fischio d'inizio alle 14) arriva il Catanzaro: una specie di matricola terribile, che ha iniziato quest'anno a respirare, dopo un lungo periodo di sofferenza nelle serie minori, l'aria del calcio che conta e che, trascinata dalle prodezze del suo «bomber principe» Iemmello, è rimasta praticamente sempre incollata alla zona play-off.
Ripresa col botto
È la prima di otto finali, per i crociati di Fabio Pecchia. Un rettilineo da vivere tutto d'un fiato, intensamente, spingendo il piede sull'acceleratore. La speranza, malcelata, è che ne servano meno, di partite, per arrivare al tanto atteso traguardo. La città, ogni giorno che passa, è sempre più in fibrillazione. Ma tecnico e squadra non si lasciano giustamente prendere dall'euforia. Il Parma, in questa fase, ha scelto saggiamente di mantenere un profilo basso: una strategia che non vuol essere infarcita di frasi fatte o parole di circostanza, quanto il frutto di un atteggiamento di sana prudenza. Doveroso, alla luce di una storia - «maestra di vita» ci è stato insegnato fin da piccoli - che indica quello cadetto come un campionato davvero tosto. In queste otto giornate che restano, pertanto, il Parma non deve lasciarsi prendere dalla frenesia. E men che meno deve rilassarsi. Il calendario richiede la massima attenzione: oltre al Catanzaro ci sono da affrontare Palermo (fuori casa), Cremonese (al Tardini) e il derby con la Reggiana all'ultima giornata. Non si può mollare nemmeno di un millimetro, insomma.
Un passo alla volta
Il match di oggi contro i calabresi può segnare una prima svolta. Proprio come all'andata, quando il Parma - reduce dall'opaco 0-0 con la Reggiana - tornò da Catanzaro con una bella scorpacciata di reti (0-5) e incoraggianti indicazioni su quello che sarebbe stato il cammino. Non è un caso che, da quel momento, il Parma non si sia fermato: si è preso con autorità la vetta e l'ha mantenuta fino ad oggi, senza mai accusare - al netto di qualche incidente di percorso, vedi Venezia, Lecco e Modena - sbandamenti di sorta.
Rebus formazione
Mister Pecchia ha solo l'imbarazzo della scelta. Scontata in porta la conferma di Chichizola, ci sono alcuni problemi per Balogh. Davanti è assai probabile che il tecnico si affidi ancora una volta in avanti a Bonny con Man e Benedyczak esterni e Bernabé schierato in posizione più avanzata, per garantire un centrocampo più robusto.
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