serie A
SERIE A - 34^ GIORNATA
Como - Genoa 1-0
Venezia - Milan 0-2
Fiorentina - Empoli 2-1
Inter - Roma 0-1
Juventus - Monza 2-0
Atalanta - Lecce 1-1
Napoli - Torino 2-0
Udinese - Bologna (28/04, ore 18.30)
Lazio - Parma (28/04, ore 20.45)
Hellas Verona - Cagliari (28/04, ore 20.45)
Classifica
La Juventus si riscatta e batte 2-0 il Monza, tornando così in zona Champions League aspettando il Bologna. Nico Gonzalez e Kolo Muani mettono tutto in discesa in mezz'ora, poi Yildiz rischia di rovinare tutto con un’espulsione per una gomitata nel recupero del primo tempo. I brianzoli provano a riaprirla durante la ripresa, ma i bianconeri fanno muro, al triplice fischio Locatelli e compagni possono esultare per tre punti di vitale importanza considerati i successi di Roma e Fiorentina.
Tudor fa un solo cambio rispetto a Parma ed è una modifica forzata: Vlahovic è fermo ai box per un problema muscolare e il tecnico lo sostituisce con Yildiz, mentre Kolo Muani viene avanzato a riferimento offensivo nel 3-4-2-1 con Nico Gonzalez sulla trequarti. Sugli esterni ci sono nuovamente McKennie e Cambiaso, in mediana gioca la coppia Locatelli-Thuram e il terzetto difensivo è obbligato con Kalulu, Veiga e Kelly davanti a Di Gregorio, il grande ex della sfida. Nesta si affida al tandem Caprari-Mota per provare a colpire i bianconeri, mentre nel pacchetto a protezione di Turati piazza Pereira, Caldirola e Carboni.
Kolo Muani accende subito lo Stadium con una rovesciata respinta con i pugni da Turati, poi una ripartenza in solitaria di Birindelli spaventa i bianconeri anche se il suo sinistro è debole e centrale. La Juve non dà la sensazione di grande solidità difensiva, ma ci pensa Nico Gonzalez a scacciare via le paure: l’argentino prende palla e si accentra, poi dalla distanza fa partire un mancino che va ad infilarsi proprio nell’angolino. L’ex Fiorentina può tornare ad esultare, era proprio dalla sfida d’andata dello scorso 22 dicembre contro i brianzoli che l’attaccante non trovava la via del gol. Il Monza inizia a perdere le misure, Kolo Muani fa le prove con il raddoppio e, dopo un errore clamoroso solo davanti a Turati (partito da posizione di sospetto fuorigioco), realizza il 2-0 poco dopo la mezz'ora. Sembra un pomeriggio finalmente sereno e senza affanni per la squadra di Tudor, invece nel recupero Yildiz la combina grossa: il turco allarga troppo il gomito su Bianco, l’arbitro Perenzoni va a rivedere l’azione al Var ed espelle il giocatore per condotta violenta. Il tecnico croato chiede spiegazioni mentre le squadre rientrano negli spogliatoi, ad inizio ripresa invece protesta il Monza per un pestone di Cambiaso a Birindelli in area di rigore.
I brianzoli provano a far valere la superiorità numerica e alzano il baricentro, Tudor risistema la Juve inserendo Weah e Savona per Thuram e Cambiaso mentre Nico Gonzalez sbatte su Turati. Nesta le tenta tutte per cercare il gol che riaprirebbe la partita e si gioca le carte Petagna, Forson, Sensi e nel finale pure Ciurria e Vignato, l’occasione migliore capita sulla testa di Caprari ma l’attaccante non riesce ad angolare. Finisce 2-0, la Juve si riporta al quarto posto ma il Bologna può effettuare il contro sorpasso nel posticipo contro l’Udinese. E, nel prossimo turno, i bianconeri saranno di scena proprio al Dall’Ara: mancherà certamente Yildiz, ma il fantasista rischia due giornate di stop e potrebbe saltare anche la gara successiva, l’altro spareggio Champions contro la Lazio.
Il secondo 2-1 consecutivo conquistato ai danni dell’Empoli consente alla Fiorentina di fare suo il derby e poter continuare ad ambire ad un piazzamento europeo attraverso il campionato. Una vittoria importante quella degli uomini di Palladino, costruita nel primo tempo e poi difesa con le unghie e con i denti contro un’avversaria che era assetata di punti vista la pericolante classifica. Troppo poco quanto messo in mostra dagli uomini di D’Aversa per portare a casa un risultato positivo dal Franchi e la classifica di Grassi e compagni rimane ancora rimediabile solo in virtù del ko contemporaneo del Venezia. I padroni di casa indirizzano la gara a proprio favore nei 25' iniziali quando prima Adli, servito sul filo del fuorigioco da Gudmundsson, e poi Mandragora, in rovesciata, su cross dello stesso Adli, trovano due reti che sembrano annichilire gli ospiti. Eppure la squadra di D’Aversa non si presenta timida al cospetto dei cugini, tanto che è la prima ad andare vicino al vantaggio con un tiro cross insidioso di Pezzella, ma paga due gravi disattenzioni difensive. Ad avere la meglio è il centrocampo gigliato con Adli che domina la scena e con Gudmundsson bravo a trovare gli spazi giusti fra le linee.
Nonostante sia uno dei più positivi al 45' Anjorin viene sostituito all’intervallo in favore di Henderson ma è soprattutto la mossa Colombo, al posto di un evanescente Solbakken, a rendere più incisiva la manovra offensiva dell’Empoli, che non a caso riapre la partita al 57' con Fazzini su cross di Goglichidze da destra. Per fortuna degli uomini di Palladino da quel momento gli ospiti non si rendono più pericolosi dalle parti di De Gea, anzi è la Fiorentina ad andare più vicina al terzo gol prima con Gudmundsson, che trova pronto Vasquez a mettere in angolo, poi con Gosens, che su assist del subentrato Zaniolo trova solo l’esterno della rete. Serve però un intervento del portiere di casa a blindare il risultato sulla conclusione di un altro subentrato, Kovalenko (92'). Al triplice fischio finale è festa gigliata, per gli azzurri ancora un brutto ko.
Terza sconfitta consecutiva per l’Inter. La squadra di Simone Inzaghi, dopo aver perso a Bologna in campionato ed essere stata eliminata in Coppa Italia per mano del Milan, viene fermata anche dalla Roma, che vince 1-0 a San Siro, fa un favore al Napoli in chiave scudetto e rilancia la sua corsa verso un posto in Champions. È un gol di Matias Soulè a guastare ulteriormente il mese dei nerazzurri, chiamati a sfidare il Barcellona in Champions League con più di un problema in infermeria. Oltre a gestire le assenze degli squalificati Bastoni e Mkhitaryan e dell’infortunato Thuram, Simone Inzaghi deve spendere un cambio obbligato dopo quindici minuti: Pavard deve lasciare il campo per un problema alla caviglia ed entra Bisseck. L'Inter controlla il possesso palla (63% il dato a fine primo tempo) ma la Roma attacca con più determinazione la porta. Al 22' Soulé sfrutta un flipper in area e a botta sicura batte Sommer. La reazione nerazzurra non c'è, anzi la Roma sfiora due volte il raddoppio: prima con un destro sbilenco di Cristante in area (26'), poi con un tocco sotto rete di Shomurodov salvato sulla linea da Carlos Augusto (28'). La prima sostituzione di Ranieri si registra al 58' con Baldanzi che prende il posto proprio dell’uzbeko. Simone Inzaghi cambia invece al 64': dentro il recuperato Dumfries e l’ex Zalewski, fuori Darmian e Dimarco. Quattro minuti dopo l’Inter va vicina al pareggio: dopo un recupero alto di palla dei nerazzurri, Barella viene pescato in area ma il centrocampista apre troppo il destro e calcia fuori. La Roma risponde con Pisilli: Soulè crossa per il giovane del vivaio giallorosso, che impatta male e spreca la palla del 2-0. Proprio come Dovbyk che al momento del tiro a tu per tu con Sommer si fa rimontare da Acerbi dopo una rapida ripartenza guidata da Angelino. La Roma chiude senza un bomber di ruolo, aggiungendo peso difensivo sulla destra: dentro El Shaarawy e Rensch, fuori Dovbyk e Soulè. Basta per murare un’Inter povera di energie e di idee. La Roma allunga la sua striscia d’imbattibilità (18 partite), sale a 60 punti e crede alla Champions. L’Inter è in crisi, in vista della Champions; Napoli sogna. erza sconfitta consecutiva per l'Inter, che cade anche con la Roma e trova tre ko di fila in tutte le competizioni per la prima volta dalla stagione 2016/17. I nerazzurri non sono riusciti a rimontare la rete decisiva di Matias Soulé nel primo tempo e al fischio finale molti dei 70mila di San Siro si sono lasciati andare allo sconforto, anche con qualche fischio. La squadra di Simone Inzaghi si è comunque diretta sotto la Curva Nord, ricevendo però cori di incitamento per i prossimi impegni: mercoledì è in programma la semifinale d’andata di Champions in casa del Barcellona.
Il Como è aritmeticamente salvo. La compagine lariana supera 1-0 il Genoa nel match del Sinigaglia, valevole per la trentaquattresima giornata di Serie A 2024/2025: decide un gol siglato nella ripresa da Gabriel Strefezza. Dopo appena quattro minuti la formazione rossoblù crea la sua prima grande occasione da rete con Kassa che, su assist di Norton-Cuffy, non sfrutta l'errore di Kempf e spedisce alto. Al 14' arriva la risposta dei padroni di casa con Ikoné che va alla conclusione, ma una deviazione di Masini è sufficiente per sventare la minaccia. Cinque minuti più tardi Goldaniga prova a ripetere la scena di una settimana fa svettando sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma non centra lo specchio della porta. Al 28' Vojvoda e Butez rischiano di fare la frittata, regalando un sanguinoso pallone ad Ahanor, il cui tiro viene fermato soltanto dalla base del palo. Al 33' Thorsby va in gol, ma l’assistente segnala la posizione di fuorigioco e il punteggio resta bloccato sullo 0-0. A pochi minuti dall’intervallo il Como si rende pericoloso con Da Cunha, che prova ad infilare la sfera nell’angolino basso della porta, ma Leali è bravo a distendersi respingendo la conclusione. Si va, dunque, a riposo sul parziale di 0-0.
Nella ripresa sono ancora gli uomini guidati da Cesc Fabregas a dimostrarsi più intraprendenti, mettendo in affanno la retroguardia del Genoa. A lungo andare gli sforzi dei lariani vengono ripagati al 59' dalla rete di Gabriel Strefezza che, su assist di Cutrone, scarica un missile sotto la traversa per l’1-0. La squadra rossoblù prova a scuotersi attraverso delle sostituzioni, ma i ragazzi di Fabregas si difendono in maniera ordinata e respingono le iniziative avversarie. La sfida, dunque, assume un copione completamente diverso con i rossoblù in fase di forcing per andare alla ricerca del pareggio e i biancoblu che cercano di sfruttare le ripartenze per chiudere la contesa. I padroni di casa mantengono una grande solidità difensiva ed impediscono ai rivali di costruire vere occasioni da gol, difendendo così l’1-0 fino al triplice fischio di Arena. In virtù di questo quarto successo consecutivo il Como sale all’undicesimo posto con 42 ed è matematicamente salvo, mentre il Genoa resta tredicesimo a quota 39. Nel prossimo turno i lombardi saranno impegnati nella trasferta del Tardini contro il Parma di sabato 3 maggio, mentre i liguri affronteranno il Milan al Ferraris nel posticipo di lunedì 5 maggio.
Un gol in avvio di Pulisic e uno in pieno recupero di Gimenez regalano i tre punti al Milan sul campo del Venezia. Una vittoria arrivata non senza difficoltà per i 7 volte campioni d’Europa, troppo discontinui nell’arco dei 90 minuti. Tra le fila degli ospiti, Jovic accusa un problema alla zona lombare nel riscaldamento e deve così lasciare il centro dell’attacco ad Abraham. Dopo soli cinque minuti, i rossoneri passano in vantaggio. Jimenez intercetta un rinvio corto di Candé e serve Fofana, il quale imbuca per Pulisic che con il sinistro batte Radu per l’1-0. La risposta dei padroni di casa arriva al 22', quando Yeboah salta Pavlovic e serve Zerbin al centro, il quale si gira sul mancino ma calcia a lato di poco. Al 32', è Nicolussi Caviglia ad andare vicino all’1-1 con una punizione dal limite che sfiora il palo alla destra di Maignan. Un minuto dopo, Yeboah pareggia ma l'arbitro annulla dopo l’intervento del Var a causa di un fuorigioco a inizio azione di Busio. Il primo tempo si chiude sull'1-0. I lagunari rientrano bene e al 4' vanno vicini al pari ancora con Nicolussi Caviglia, che ci prova con un destro al volo dal limite ma la sfera termina fuori. Gli uomini di Conceicao si riaffacciano dalle parti di Radu in un paio di occasioni grazie a due rapide ripartenze, ma Abraham prima e il neo entrato Loftus-Cheek poi peccano di egoismo e calciano male dal limite dell’area senza servire compagni meglio piazzati di loro in area di rigore. La formazione guidata da Di Francesco va all’assalto e al 44' è Zerbin ad andare vicino all’1-1 con un destro a giro dal limite che si spegne di poco a lato alla sinistra di Maignan. Allo scadere del recupero, i rossoneri firmano il bis grazie a Gimenez, che scavalca con un pallonetto Radu con il mancino, capitalizzando al meglio un prezioso assist di Reijnders. È il 2-0 che decreta la fine del match. Grazie a questo successo, il Milan sale a quota 54 e a -2 dalla Fiorentina, con i toscani che devono ancora scendere in campo. Il Venezia, invece, resta al penultimo posto con 25 punti all’attivo.
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