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Il tecnico crociato

L'appello di Chivu: «Tifosi ci serve la vostra spinta» «Questa per noi è la partita più importante dell'anno»

L'appello di Chivu «Tifosi ci serve la vostra spinta» «Questa per noi è la partita più importante dell'anno»

di Sandro Piovani

03 Maggio 2025, 10:40

Cristian Chivu blinda il Parma, niente polemiche e testa solo ed esclusivamente al Como. Niente piagnistei per gli infortuni (si è fermato anche Almqvist), niente «caso» Dennis Man, niente di niente. Tutti concentrati per portare a casa i tre punti che potrebbero rappresentare il «match ball» salvezza. «Domani è la partita più importante da quando sono arrivato al Parma. Chiedo ai tifosi di essere allo stadio già alle 13, magari possono sacrificare il pranzo o il panino per la squadra. Non ho mai chiesto nulla, a parte il rispetto, offro rispetto e chiedo rispetto. Ma questa è la richiesta che faccio: ci aiuterebbe averli dentro lo stadio a caricarci e darci il loro sostegno, abbiamo bisogno di loro».

Adesso ci sono due partite forse decisive...
«Non vorrei però che l'ambiente pensasse che Como e Empoli sono avversarie a portata di mano, ci sono tre punti in palio, la classifica va mossa per avvicinarsi all'obiettivo salvezza. La serie A è insidiosa sia che tu giochi con la prima che con l'ultima. Per questo vorrei che i tifosi fossero già in curva al momento del riscaldamento: bisogna aiutare e sostenere questi ragazzi, che finora sono stati meravigliosi. Da inizio anno, non solo da due mesi. Era una nuova realtà per loro, hanno sempre cercato di fare il massimo e dobbiamo essere fiduciosi».

A proposito di carattere ed unione: cosa sta accadendo a Dennis Man?
«Difendo Dennis come ho fatto con Almqvist e con ogni altro mio giocatore. Non posso giudicarlo per aver sbagliato davanti al portiere, da subentrato le occasioni le ha create sempre. Purtroppo ha sbagliato ma capita a tutti, a Pellegrino, a Bonny, a tutti quelli che danno tutto per la squadra. Non mi fa piacere vedere che viene messo spalle al muro, in piazza Garibaldi e gli vengono tirati i sassi. Lui e tutti i ragazzi hanno imparato che il gruppo vale più di ogni cosa, si è messo a disposizione del gruppo ed è importante per noi, vorrei avesse il sostegno di tutti, così come noi lo facciamo con lui, anche dalla stampa e dai tifosi. I ragazzi si sono calati in un realtà di umiltà e sacrificio che ci ha portato a raccogliere punti in classifica, facendoci risalire. Dennis ha bisogno di noi, noi abbiamo bisogno di lui».

Che partita si immagina? E che Como vedremo?
«Una partita difficile, il Como adesso è una squadra spensierata e per questo ancor più pericolosa. Hanno qualità, giocatori di talento, hanno voglia di mettersi in mostra e proseguire nel loro cammino. Sono una squadra tecnica, che cerca di attirarti per poi partire in verticale, bisogna capire i momenti e cercare di metterli in difficoltà. Ora dobbiamo tenere i piedi ben incollati a terra, ci servono ancora punti per raggiungere la salvezza».
Valenti, Keita, Pellegrino, Ondrejka: sono giocatori cresciuti in maniera esponenziale dopo il suo arrivo...
«A voi interessa l'individualità, a me il gruppo. L'individuo si esalta nel gruppo. Sono ragazzi che si sono calati subito nella cultura del lavoro, quello che è la “premurosità”, parola che mi piace usare. Lavorano bene, lavorano tanto per migliorare e dare il loro apporto alla squadra, nelle ultime gare hanno dato tanto come prestazione, sacrificio e anche con i gol per la squadra».

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