Alla fine è scattato l'arresto per un 28enne reggiano che era già stato denunciato dai carabinieri di Sant’Ilario d’Enza per una serie di condotte persecutorie nei confronti dell’ex compagna. L'uomo non accettava la fine della relazione.
Sebbene il GIP del Tribunale di Reggio Emilia a fine agosto lo avesse sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento all’abitazione, al posto di lavoro e da qualunque altro luogo frequentato dalla donna, prescrivendogli di mantenere comunque una distanza di almeno 150 metri da lei e vietandogli inoltre di comunicare attraverso qualsiasi mezzo, lui ha violato la misura finendo ai domiciliari.
Sin dal giorno stesso della misura cautelare a cui era stato precedentemente sottoposto, infatti, ha ripetutamente trasgredito alla prescrizioni imposte comunicando tramite WhatsApp e con chiamate vocali rivolte sia la madre della vittima che alla stessa ex campagna, tempestate di telefonate e messaggi anche dal contenuto esplicitamente minaccioso, dimostrando di non accettare, ancora adesso, la scelta della donna di interrompere la relazione . Condotte segnalate dai carabinieri che hanno portato agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.
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