Chi ha fatto il vaccino e viene contagiato dalla variante delta, non è tanto contagioso quanto chi non è stato vaccinato, anche a parità di carica virale. A indicarlo è uno studio condotto da ricercatori della Oxford University e pubblicato in pre-print su Medrxiv il 29 settembre, ma non ancora sottoposto a revisione paritaria.
Un precedente studio aveva evidenziato cariche virali simili in individui vaccinati e non vaccinati infettati dalla Delta, creando dubbi su quanto la vaccinazione possa prevenire la trasmissione del Sars-Cov-2. Per il nuovo studio osservazionale, che vede come primo autore David W. Eyre, i ricercatori hanno esaminato i dati di 139.164 persone che erano state vaccinate completamente o solo con una sola dose, con i vaccini Pfizer-BioNTech o AstraZeneca, così come persone che non vaccinate. Di questi, 51.798 sono risultati positivi. I dati mostrano che chi aveva ricevuto la doppia dose poteva infettare con una probabilità del 65% in meno rispetto ad una persona non vaccinata se aveva fatto il vaccino Pfizer e del 36% se aveva ricevuto AstraZeneca. Inoltre i vaccinati avevano contagiato meno anche se la carica virale nelle loro vie aeree era la stessa dei non vaccinati (misurata tramite numero di cicli CT necessari a far individuare l’RNA virale nei tamponi molecolari).
«La vaccinazione riduce la trasmissione della variante Delta», concludono i ricercatori, «ma di meno rispetto alla Alfa». L'impatto della riduzione della trasmissione è diminuito nel tempo, per questo «i richiami possono aiutare a controllare la trasmissione e prevenire le infezioni». Inoltre, «fattori diversi dalla carica virale sono importanti nella riduzione della trasmissione associata al vaccino».
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