Pubblicate le intercettazioni del relatore della Cassazione Amedeo Franco: "Una vicenda guidata dall'alto"
«Sono sempre stato sorpreso da quella sentenza. Una decisione che andava contro la giurisprudenza». Lo afferma l’avvocato Franco Coppi,uno dei difensori di Silvio Berlusconi, commentando gli audio del relatore della sezione feriale della di Corte di Cassazione, Amedeo Franco (morto nel maggio dello scorso anno) che condannò l’ex presidente del Consiglio per frode fiscale nell’ambito del processo Mediaset. Franco negli audio definisce il processo un «plotone d’esecuzione» sostenendo che quella vicenda «sia stata guidata dall’alto».
«Franco - prosegue Coppi - è sempre stato considerato come un giudice preparato e un galantuomo. E' evidente che si sia trovato in minoranza in camera di consiglio, una camera di consiglio dove, a sentire lo stesso relatore, non ci fu neanche discussione. Non va sottovalutato che in calce a quella decisione c'era la firma di tutti i giudici». Il penalista poi aggiunge: «cosa abbia spinto Franco a raccontare tutto allo stesso Berlusconi, questo non lo so. Una cosa è certa: una cosa del genere nella mia carriera non mi era mai capitata».
Fi espone cartelloni nell'aula della Camera
«Verità per Berlusconi» e «Giustizia per Berlusconi» sono le scritte sui cartelloni issati in aula alla Camera ad inizio di seduta dai deputati di Forza Italia al termine dell’intervento della Capogruppo Mariastella Gelmini. Il vicepresidente di turno ha sospeso brevemente la seduta.
Renzi: "L'Italia non faccia finta di nulla. Non so quale sia la verità ma va accertata"
"Ieri, Nicola Porro ha trasmesso uno scoop sul processo a Berlusconi. Non so quanto ci sia di vero in ciò che ieri è uscito a "Quarta Repubblica": un magistrato della Cassazione che ha firmato quella sentenza espone dubbi molto forti sulla fondatezza giuridica di quella decisione. Non so dove sia la verità ma so che un Paese serio su una vicenda del genere - legata a un ex Presidente del Consiglio - non può far finta di nulla». Lo scrive il leader di Iv Matteo Renzi, nella sua e-news. «Non ho mai appoggiato i Governi Berlusconi e Berlusconi non ha mai votato la fiducia al Governo Renzi (a differenza di altri governi anche di centrosinistra) - prosegue Renzi -: quindi, per me Berlusconi è un avversario politico. Ma, proprio per questo, è doveroso fare chiarezza su ciò che esce dagli audio di quella trasmissione e nessuno può permettersi il lusso di far finta di niente».
Tajani: "E' come il caso Dreyfus"
«Il caso Berlusconi è un nostro caso Dreyfus: non vorremmo che a nessun cittadino italiano capiti quello che è capitato a lui». Così il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, in una conferenza stampa convocata al Senato alla luce delle rivelazioni sulla condanna ai danni dell’ex premier.
Meloni: "Esiste un pezzo di magistratura politicizzato. Senza giustizia non c'è libertà"
«Quello che è stato documentato ieri sera da «Quarta Repubblica» sulla sentenza di condanna di Silvio Berlusconi è l’ennesima prova che in Italia esiste un pezzo di magistratura che fa politica e attacca avversari politici, invece di cercare la giustizia e dare risposte ai cittadini. Fa rabbrividire l’idea che la legge non sia uguale per tutti e che ci siano giudici che utilizzino il loro potere per colpire qualcuno. E’ un affronto a tutti quei servitori dello Stato che ogni giorno fanno il loro lavoro e sono in trincea per difendere i diritti degli italiani. Perchè senza giustizia non c'è libertà». Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.
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