A quanto apprende l’ansa, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si sottoporrà quando sarà possibile alla vaccinazione contro il Covid senza ovviamente scavalcare l’ordine delle precedenza delle categorie a rischio, secondo le disposizioni delle competenti autorità.
La Food and Drug Administration statunitense afferma in un rapporto postato online che la sperimentazione del vaccino Pfizer ha mostrato come il prodotto sia molto «efficace» nel prevenire il Covid-19 e incontri i criteri necessari sul fronte della sicurezza, non sollevando particolari preoccupazioni. La riunione in cui la Fda dovrebbe dare il via libera alla somministrazione del vaccino è attesa in settimana.
FEDERFARMACO: CON I VACCINI SOLUZIONE FINALE ALLA PANDEMIA - Con tre vaccini anti-Covid, e «potenzialmente fino a 10 vaccini che nei prossimi mesi saranno approvati dalle autorità regolatorie e prodotti in miliardi di dosi dalle aziende farmaceutiche, c'è la speranza di trovare una soluzione finale alla pandemia». Lo afferma la Federazione internazionale delle aziende e associazioni farmaceutiche (IFPMA), che oggi ha organizzato un media briefing da Ginevra.
«Auspicabilmente, se i governi saranno pronti, cominceremo a vedere l’effetto dell'’immunità di gregge già nell’estate del 2021 in alcuni Paesi. E per l’Estate del 2022 potremo sperare di vedere gran parte del mondo raggiungere l’immunità». Lo ha detto Thomas Cueni, direttore della Federazione internazionale delle aziende e associazioni farmaceutiche (IFPMA) in un media briefing organizzato a Ginevra.
Un'app per vaccinarsi: così è garantita la tracciabilità
Vaccinarsi grazie a una app, con cui prenotare la somministrazione e monitorare eventuali reazioni. Dopo 'Immunì, gli esperti al lavoro sul Piano vaccini rilanciano al virus un’altra sfida virtuale. Il progetto di farmacovigilanza, che potrebbe essere condiviso a livello europeo, prevede anche in questo caso il download facoltativo di un’applicazione: grazie al cellulare sarà possibile fissare l'appuntamento e mettersi in lista per il giorno e il luogo di inoculazione della dose, ricevere avvisi sulla data del richiamo e comunicare in tempo reale anche eventuali reazioni avverse.
Il mega archivio informatico aumenterà dunque con il passare dei mesi a partire dalla fase primaverile della vaccinazione di massa (nel secondo e terzo trimestre del 2020 arriveranno 131 milioni di dosi), con un elenco dettagliato su dove e in che modo è stato somministrata la dose. Il tutto permetterà di avere a disposizione un registro elettronico dei vaccinati che agevolerà la farmacovigilanza, il follow up e l’integrazione con sistemi sanitari nazionali e anagrafe vaccinali delle regioni.
I dati saranno affiancati al sistema informativo sul tracciamento delle fiale, fin dal loro stoccaggio nell’hub nazionale nella base militare a Pratica di Mare. Quest’ultimo sistema, messo in piedi da Eni e Poste Italiane, prevede alcune fasi fondamentali che seguiranno passo dopo passo lo spostamento delle dosi sul territorio.
Dagli hangar della base della Difesa alle porte di Roma partiranno i mezzi dell’Esercito per portare le fiale nei venti 'sub-hub' regionali. Un terzo percorso è poi previsto lungo le arterie dei territori per raggiungere tutti i 1.500 punti di somministrazione sparsi per il Paese: dagli ospedali alle Rsa, fino ai drive-through della Difesa - gli stessi ancora oggi utilizzati per i tamponi - con il supporto di farmacie, pediatri e medici di base a primavera.
Per i luoghi di somministrazione di massa come i drive-through sarà necessario essersi prenotati nei giorni precedenti - magari tramite l’app - , poi fare la fila in auto seguendo le indicazioni di un layout (una sorta di schema ben esposto all’entrata, ndr). Ad aspettare i cittadini, oltre al personale dell’esercito addetto a ordine e controlli, ci sarà un team formato da un medico e quattro infermieri oltre a personale amministrativo e operatori socio sanitari. Bisognerà infine scendere dall’auto per l’inoculazione, aspettando il tempo necessario affinchè tutte le registrazioni informatiche siano completate. Prima di andare via sarà rilasciato una sorta di certificato. E così per la somministrazione della seconda dose del vaccino.
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