«Bonus 600 euro in 40.000 non lo ricevono perché finiti i soldi ! Conte cazzaro...!» Una vignetta che è circolata a lungo sui social e una notizia che è stata rilanciata anche da alcuni siti (in effetti non particolarmente autorevoli).
In questo caso la bufala o fake news va all’essenziale, nessun fronzolo e nessuna finalità cospiratoria, semplicemente si prende un tema caldo e sentito da una buona fetta di persone e si dà una notizia preoccupante, che tocca emotivamente molti, generando così la cascata di condivisioni che fa dilagare l’informazione falsa, perché falsa è.
Va detto che la storia del bonus di 600 euro per i lavoratori autonomi è stata un po’ problematica da subito e non solo per colpa dei divulgatori di bufale; in prima battuta infatti fu il governo stesso a paventare il cosiddetto clickday (ovvero soldi disponibili non per tutti, ma solo per i primi a richiederli) il che evidentemente ha lasciato una certa paura di fondo che ha favorito un ottimo attecchimento di messaggi di questo tipo.
Attorno a metà aprile si era diffusa un’altra bufala sempre su questo tema: una fotografia che ritraeva la distinta di un bonifico di 478, che si sosteneva fosse l’importo realmente accreditato a seguito della tassazione dei 600 previsti dal bonus. I primi reali bonifici hanno poi confermato l’accredito dei 600 puliti, spegnendo il caso. Ma ad oggi alcuni lavoratori i 600 euro non li hanno ancora ricevuti (per l’inevitabile e più o meno comprensibile lentezza delle pratiche per un così alto numero di richieste) e questo ha tenuto viva la bufala; a porre fine al caso ci ha pensato infine l’Inps che ha rilasciato comunicati ufficiali che confermano che i fondi ci sono e tutti coloro che hanno presentato domanda correttamente e hanno i requisiti di legge riceveranno il bonus. Dunque di bufala si tratta.
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