L'opera di Luigi Ontani in realtà raffigura un fauno e non ha nulla di satanico. Il paese caccia un presunto esorcista
Doveva essere un elogio in bronzo e marmo all’Appennino, ma in pochi giorni la fontana scolpita da Luigi Ontani, inaugurata il mese scorso davanti alla piccola stazione di Vergato, sulle montagne bolognesi, prima è diventata un caso politico, per le critiche del senatore leghista Simone Pillon e quelle che ne sono seguite per i presunti rimandi satanici del monumento, poi oggetto di un raid vandalico.
Sulla statua che rappresenta il fiume Reno, nelle fattezze di un fauno, e il torrente Vergatello, simboleggiato dal putto che la figura mitologica porta sulle spalle, ignoti questa notte hanno lanciato letame e hanno imbrattato anche la porta del Comune, che ospita un allestimento dedicato all’artista originario del paese. Un episodio che ha denunciato sui social il sindaco di Vergato, Massimo Gnudi, il quale, in risposta, ha organizzato un corteo silenzioso nel pomeriggio per difendere la fontana. Tutto questo qualche ora prima che in piazza Giovanni XIII, davanti al monumento, un sedicente diacono membro della Milizia di San Michele Arcangelo, il riminese Davide Fabbri con trascorsi televisivi e una recente condanna a sei mesi per apologia di fascismo, praticasse un rito per purificare la statua di Ontani da presenze sataniche.
Un "esorcismo" davanti a circa 200 cittadini del paese che lo hanno contestato. Anche il sindaco Gnudi ha preso la parola. Faccia a faccia con il 'diaconò ha scandito ad alta voce: «Faccia quello che crede, ma sappia che Vergato non la vuole». Tanti i messaggi di solidarietà alla comunità montana che non si aspettava un epilogo simile per l’opera tanto attesa e finanziata, in parte, anche dai cittadini e dalle realtà del territorio. Dal sindaco della Città Metropolitana Virginio Merola all’assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna Massimo Mezzetti fino all’Anpi: tutti hanno condannato il vandalismo e manifestato sostegno al paese.
Proseguono, intanto, le indagini del Carabinieri della Compagnia di Vergato per individuare i responsabili del raid vandalico. Già acquisite le immagini dalle telecamere di sorveglianza a guardia della piazza, tra gli aspetti da chiarire anche l’origine di alcuni volantini, contenenti citazioni bibliche, che attribuirebbero l’imbrattamento della fontana ai «soldati di Cristo che manifestano il loro sdegno» oltre a criticare il maestro Ontani. Gli investigatori stanno anche seguendo piste che portano lontano dal paese dell’Appennino.
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