il caso
Un prete «abusivo», che celebra messe, con un largo seguito di fedeli, in una cooperativa agricola. E’ la situazione che si sta trovando a gestire la diocesi di Reggio Emilia, per il caso di don Claudio Crescimanno, sacerdote di 55 anni che ha costruito la propria parrocchia all’insaputa della diocesi.
Don Crescimanno, come riferisce la Gazzetta di Reggio, è un sacerdote regolarmente ordinato, originario di Modena, ma incardinato nella diocesi di Isernia-Venafro. Da tempo si è stabilito a Casalgrande, nel distretto ceramico, dove ha radunato una comunità che si ritrova quasi quotidianamente anche per percorsi formativi e di preghiera, con afflussi maggiori per il rito domenicale. L’8 dicembre, giorno dell’Immacolata Concezione, è prevista anche la celebrazione della prima Comunione per un gruppo di bambini.
La diocesi ha informato della vicenda anche la Santa Sede e ha diffidato don Crescimanno, con raccomandate e messaggi consegnati direttamente, che non hanno però avuto risposta. Al momento si limita a sottolineare che la sua attività non è autorizzata e viola numerose norme del diritto canonico.
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