Per l’accusa la decisione fu superficiale
(ANSA) - TORINO, 23 FEB - Era il 2014 quando il cane Dylan venne soppresso il giorno dopo avere attaccato e ferito gravemente una volontaria del canile in cui era ospitato. La sua morte è diventata un caso giudiziario discusso in tribunale a Torino, dove tre persone sono imputate del reato di uccisione di animali.
Il pm Marco Ghigo ha chiesto 6 mesi per una veterinaria dell’Asl Torino 3, quattro mesi per il responsabile del canile e l'applicazione del fatto di tenue entità per l’operatrice che procedette materialmente alla soppressione del cane prima inoculando del sonnifero con una cerbottana e poi somministrando un farmaco specifico. Secondo il magistrato la decisione non era giustificata e fu «superficiale». (ANSA).
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da BCC Rivarolo Mantovano
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata