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la guerra

Conclusi i colloqui fra Mosca e Kiev. Nella delegazione russa c'era anche Abramovich

 Putin ordina l'allerta del sistema di deterrenza nucleare. Negoziati domani, Zelensky: "Scettico ma proviamo". Onu: "Guerra nucleare inconcepibile"  - Gli aggiornamenti

28 Febbraio 2022, 08:33

I colloqui negoziali tra Ucraina e Russia si sono conclusi. Lo ha riferito il consigliere del ministero dell’Interno di Kiev, citato da Interfax.

Russia e Ucraina faccia a faccia nei colloqui bielorussi sulle rive del fiume Prypyat, mercati in allarme sulle conseguenze delle nuove sanzioni contro Mosca, e mentre Kiev punta a formalizzare la sua richiesta di entrare nell’Unione europea la forza missilistica e le flotte russe entrano in allerta di combattimento rafforzata. E’ passata già la quinta notte di guerra, hanno risuonato le sirene d’allarme, mentre si susseguivano esplosioni, incendi e fughe nei rifugi. Attacchi segnalati su Kiev e Kharkiv, tutti respinti secondo fonti ucraine. Ma bombardamenti ha pure denunciato la Russia nel Donbass. L’esercito russo garantisce che la popolazione può liberamente lasciare Kiev e accusa gli ucraini di usare i civili come scudi umani. Immediata la replica dell’arcivescovo maggiore di Kiev: 'sono loro ad usare gli scudi umanì. E mentre sale l'allarme sul numero degli uccisi negli scontri - l’Onu parla di 102 civili morti, tra cui sette bambini, ma il bilancio reale delle vittime potrebbe essere molto più alto - il presidente ucraino Zelensky annuncia la creazione di una nuova unità denominata Legione internazionale, con migliaia di richieste da parte di stranieri: l’italiano Francesco - nome di fantasia per garantire l’anonimato - 35 anni e originario della Campania, fa sapere di aver deciso di arruolarsi ed è in attesa dei documenti per partire.


La Difesa russa ordina intanto alle squadre dei posti di comando della Forza missilistica strategica e alle flotte del nord e del Pacifico di passare all’allerta di combattimento rafforzata, mentre la Nato è pronta a rafforzare la sua presenza nei paesi baltici: telefonata tra il segretario generale, Jens Stoltenberg, e il presidente lituano Gitanas Nauseda. L’ Alleanza, ricorda Stoltenberg, ha già rafforzato la presenza difensiva nella regione baltica ed è pronta a fare di più.
Ma il mondo guarda con apprensione e speranza ai colloqui fra i due contendenti in corso sul confine fra Ucraina e Bielorussia. «La delegazione russa pronta a negoziare tutto il tempo necessario per raggiungere un accordo», dice il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, citato da Interfax. Ma l'Ucraina chiede il cessate il fuoco immediato e il ritiro dei russi. Ai negoziati presente, su richiesta di Kiev, anche Roman Abramovich, oligarca russo fra i più ricchi, con passaporto anche israeliano. L’Ucraina intanto prepara la richiesta ufficiale per l’adesione all’Unione europea. Tema, questo, spiega il presidente del consiglio Ue Charles Michel, su cui finora nel dibattito generale ci sono state opinioni diverse. E l'Alto rappresentante per gli Esteri Josep Borrell, aggiunge che l'adesione dell’Ucraina all’Ue nell’immediato «non è in agenda», perchè ora è il momento di lottare contro un’aggressione.


Sul fronte economico, l’inasprimento delle sanzioni contro Mosca a causa dell’invasione in Ucraina mette sotto pressione i mercati, e si registra il balzo di petrolio e gas. Lunedì nero per Mosca con la Borsa chiusa, il rublo cede fino ai minimi storici e la Banca Centrale aumenta il tasso d’interesse dal 9,5% al 20%. Il rosso rimane nei mercati europei dopo la posizione del Cremlino secondo cui la Ue sta «adottando una posizione non amichevole e misure ostili contro la Russia». Pesano, in particolare, società esposte come banche, energia ed automotive. Sul fronte valutario, euro sul dollaro in discesa. E mentre dal board della Banca centrale europea Fabio Panetta sottolinea che dopo lo scoppio del conflitto l’Eurotower deve prendere «decisioni con cautela», perchè «il mondo è divenuto più cupo», gli Stati Uniti vietano con effetto immediato tutte le transazioni con la Banca centrale russa.


L’Europa comunque si compatta a fianco di Kiev, e il premier italiano Mario Draghi assicura il pieno e convinto appoggio dell’Italia alle misure europee. La cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari a Kiev nel Consiglio dei Ministri. Ed è in arrivo una norma che, in caso di vera crisi del gas, consenta di usare temporaneamente le centrali a carbone. Stasera per il presidente del consiglio videocollegamento con l’Eliseo con il presidente francese Macron, la presidente della Commissione europea Von der Leyen e il cancelliere tedesco Scholz, mentre in queste ore è in corso un confronto tra le forze politiche di maggioranza e opposizione per definire una risoluzione unitaria da votare domani al Senato e alla Camera dopo le comunicazioni di Draghi, sulla crisi ucraina.

«La delegazione russa è pronta a negoziare con l’Ucraina tutto il tempo necessario per raggiungere un accordo». Lo afferma il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, citato da Interfax, in attesa dell’inizio dei colloqui tra Mosca e Kiev a Gomel.

La Russia rivendica la «supremazia aerea» in tutta l’Ucraina. E’ quanto riferisce l'esercito.

La popolazione di Kiev «può lasciare liberamente la città»: lo ha annunciato l’esercito russo.

In Ucraina è stata una nottata caratterizzata ancora da attacchi, anche se lo Stato maggiore dell’esercito ucraino segnala solo un attacco missilistico russo su alcune zone residenziali nelle città di Zhytomyr e Chernihiv, dove c'è stato un ferito. Si è fermata l’avanzata russa nel Donbass. Riportate esplosioni a Kharkiv e a Kiev, dove i negozi hanno riaperto stamattina dopo 36 ore di coprifuoco. In questo clima di calma apparente dopo quattro giorni di guerra, il mondo torna a sperare nella pace. Oggi prendono il via i colloqui tra le delegazioni, in una località segreta nei pressi di Gomel, al confine tra Ucraina e Bielorussia, lungo le sponde del fiume Pripyat, non lontano dalla centrale nucleare di Chernobyl, che dal 2000 è spenta. A fare da garante all’incontra sarà l’autonominato presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko, che ieri in serata ha intascato, con il 65,2% delle preferenze, il via libera al referendum che gli consente da oggi di poter chiedere alla Russia di installare nel suo Paese delle testate nucleari.

Non il miglior viatico alla pace, e non si può nemmeno escludere che d’ora in poi i militari bielorussi prendano parte al conflitto con l’Ucraina, anche se ieri, realisticamente, Lukashenko sul tema era stato tranchant, "non ne hanno bisogno". Di certo la Bielorussia oltre a essere sede dei colloqui odierni, rimarrà un’affidabile base di partenza per missili e mezzi aerei russi diretti in Ucraina. Vladimir Zelensky, ha fatto trapelare il portavoce di Boris Johnson, ha definito la giornata di oggi "cruciale" in una telefonata con l’inquilino di Downing Street. Un cambio di rotta per il presidente ucraino, che ieri sera non era apparso così convinto sull'esito dei colloqui con Mosca. I leader del mondo sono al suo fianco, Ursula Von Der Leyen ha aperto ieri sera al possibile ingresso dell’Ucraina nella Ue. La Russia al contrario è sempre più isolata, e i pacchetti economici approvati a livello internazionale fanno vedere stamane i loro effetti: crolla il rublo, aumentano i tassi di interesse e muoversi verso l'estero è quasi impossibile. Il ministro degli esteri Lavrov ha denunciato di non riuscire a raggiunge Ginevra. La minaccia nucleare avanzata ieri dal presidente Vladimir Putin, che ha alzato il livello di allerta dell’esercito, non spaventa i mercati finanziari globali, con le borse asiatiche piatte.

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