Gran Bretagna

Ovazione per Elisabetta sul balcone con la Royal family (Le foto). Andrea non c'è: ha il covid. La regina salterà la messa: "Malessere"

La regina Elisabetta non parteciperà alla messa di ringraziamento di domani alla cattedrale di Saint Paul di Londra, nell’ambito dei festeggiamenti per il Giubileo di Platino: una decisione presa in seguito ad un «malessere": lo fa sapere Buckigham Palace, citato dalla Bbc, che parla di nuove preoccupazioni per la salute della sovrana 96enne, che celebra i 70 anni sul trono.
«La regina ha apprezzato molto la Birthday Parade e il Flypast di oggi, ma ha provato un certo malessere», ha reso noto un portavoce del Palazzo, riporta Sky News.

Elisabetta sul balcone la seconda volta (con la Royal fanily)

Chiusura ad alta intensità emotiva dell’evento che ha suggellato oggi il culmine delle celebrazioni pubbliche del Giubileo di Platino dei 70 anni di regno di Elisabetta II. La 96enne sovrana, in abito color carta da zucchero firmato da Angela Kelly, è stata salutata da ripetuti urrà di una folla strabocchevole assiepatasi alla fine della parata di Trooping di Colour di fronte a Buckingham Palace e lungo tutto il vialone del Mall per rendere omaggio ancora una volta alla sovrana più longeva della storia britannica: tornata a farsi vedere per l’occasione più importante dopo mesi di semi-isolamento e di forfait a ripetizione.
La regina si è mostrata sorridente, e toccata dietro le lenti fumè dall’enorme manifestazione d’affetto dei sudditi affluiti in un tripudio di Union Jack, ha indugiato con lo sguardo sulla marea umana che la invocava prima di rientrare dal balcone nel palazzo. Balcone da cui ha assistito con un’espressione soddisfatta e a tratti assorta al passaggio di elicotteri e jet, con al fianco i membri in servizio attivo della Royal Family: alternando fitti scambi di parole con l'eterno erede al trono Carlo, alla sua destra, a qualche battuta con la di lui consorte Camilla, ma anche con il piccolo Louis, 4 anni, terzogenito di William e Kate, vivace alla sua sinistra accanto a mamma, papà, al fratello maggiore George (protagonista di qualche smorfietta) e alla sorella Charlotte. In quello che è stato un gran finale a naso in su nel cielo di Londra - un pò rannuvolato dopo il sole della prima mattina - segnato dal sorvolo di formazioni di velivoli vari: dai gloriosi aerei storici della Seconda Guerra Mondiale (un Lancaster, 2 Spitfire, 2 Hurricane), alla squadriglia di caccia Typhoon disposti a formare il numero 70, fino al trionfo delle Red Arrows, la pattuglia acrobatica della Raf, con la scia dei colori rosso, bianco e blu della bandiera nazionale del Regno.

Elisabetta sul balcone la prima volta (sola con il Duca di Kent)

Ovazione per la regina Elisabetta, 96 anni, comparsa come previsto dal balcone di Buckingham Palace al termine della parata di Trooping the Colour che in questo 2022 suggella le celebrazioni pubbliche del Giubileo di Platino in onore dei suoi sette decenni sul trono: traguardo mai raggiunto da nessuno nella storia plurisecolare della monarchia britannica. La sovrana, vestita d’azzurro, è uscita inizialmente da sola appoggiandosi a un bastone, come è solita fare da alcuni mesi, ma è parsa in buona forma.
La parata - accompagnata come di consueto dal suono delle marce militari, fra tamburi, trombe e cornamuse - era stata presieduta sul campo a cavallo per la prima volta dal delfino Carlo, con il suo primogenito William e la principessa Anna, secondogenita di Sua Maestà, a fargli ala pure in sella. Poi i reali «in servizio attivo» si sono spostati sul balcone per affiancare la regina, dopo che sul pennone del palazzo lo stendardo reale aveva sostituito la bandiera dell’Union Jack a confermare la presenza della monarca. Il saluto alla folla festante è stato preceduto da un siparietto quando il principino Louis di Cambridge, 4 anni, terzo figlio di William e Kate, ha anticipato tutti facendo capolino per un momento per sventolare la mano.  Il primo ad affacciarsi accanto a Elisabetta II, nel ruolo che in passato era sempre stato dell’inseparabile principe consorte Filippo, scomparso quasi centenario nel 2021, è stato in base al cerimoniale il duca di Kent, cugino anziano di Sua Maestà. Con il quale la regina ha compiuto la cosiddetta ispezione delle truppe, rientrate all’interno del cortile di Buckingham Palace dopo la parata condotta nei dintorni.
Quindi vi è stata l’uscita allargata all’erede al trono Carlo e agli altri vertici «in servizio attivo» della famiglia reale, per un saluto collettivo ai tanti sudditi presenti e per assistere al passaggio degli aerei della pattuglia acrobatica della Raf (Red Arrows) che secondo costume segna la fine della cerimonia.
Trooping the Colour è una tradizione che conta 260 anni di vita nella storia delle celebrazioni della monarchia britannica. Di norma suggella il festeggiamento pubblico del compleanno reale - in una data diversa dalla data effettiva -, con protagonista ogni anno un reggimento d’elite diverso, incaricato di sfoggiare i propri colori e di esibirsi a cavallo. Quest’anno segna però anche l’avvio degli eventi clou del Giubileo di Platino, previsti fino a domenica 5.
Come ha notato la Bbc, è la prima volta nei 70 anno di regno di Elisabetta che la regina non presiede personalmente sul campo a questa parata, sospesa peraltro nella sua forma solenne negli anni della pandemia da Covid, e delega il principe Carlo a ricevere gli onori di rito. L’ultima volta che era toccato a un erede al trono risale al 1951, quando proprio la sovrana attuale - ancora principessa - fu incaricata di sostituire suo padre Giorgio VI, troppo malato per poter salire in sella, e destinato a morire - cedendole la corona - l’anno successivo.

 Il primo ad affacciarsi accanto a Elisabetta II, nel ruolo che in passato era sempre stato dell’inseparabile principe consorte Filippo, scomparso quasi centenario nel 2021, è stato in base al cerimoniale il duca di Kent, cugino anziano di Sua Maestà. Con il quale la regina ha compiuto la cosiddetta ispezione delle truppe, rientrate all’interno del cortile di Buckingham Palace dopo la parata condotta nei dintorni.
Quindi vi è stata l’uscita allargata all’erede al trono Carlo e agli altri vertici «in servizio attivo» della famiglia reale, per un saluto collettivo ai tanti sudditi presenti e per assistere al passaggio degli aerei della pattuglia acrobatica della Raf (Red Arrows) che secondo costume segna la fine della cerimonia.
Trooping the Colour è una tradizione che conta 260 anni di vita nella storia delle celebrazioni della monarchia britannica. Di norma suggella il festeggiamento pubblico del compleanno reale - in una data diversa dalla data effettiva -, con protagonista ogni anno un reggimento d’elite diverso, incaricato di sfoggiare i propri colori e di esibirsi a cavallo. Quest’anno segna però anche l’avvio degli eventi clou del Giubileo di Platino, previsti fino a domenica 5.
Come ha notato la Bbc, è la prima volta nei 70 anno di regno di Elisabetta che la regina non presiede personalmente sul campo a questa parata, sospesa peraltro nella sua forma solenne negli anni della pandemia da Covid, e delega il principe Carlo a ricevere gli onori di rito. L’ultima volta che era toccato a un erede al trono risale al 1951, quando proprio la sovrana attuale - ancora principessa - fu incaricata di sostituire suo padre Giorgio VI, troppo malato per poter salire in sella, e destinato a morire - cedendole la corona - l’anno successivo.

Andrea ha il covid, salta i festeggiamenti

Contagio da Covid a orologeria per il principe Andrea, 62 anni, terzogenito in disgrazia della regina Elisabetta a causa del coinvolgimento nei sospetti dello scandalo sessuale legato alla figura del defunto faccendiere pedofilo americano Jeffrey Epstein. L’annuncio dell’infezione è stato dato oggi da fonti della corte britanniche, le quali hanno confermato che Andrea - già escluso in quanto membro non più «in servizio attivo» della dinastia dall’avvio odierno delle celebrazioni per il Giubileo di Platino dei 70 anni sul trono di sua madre - non parteciperà neppure alla liturgia di ringraziamento in programma domani nella cattedrale londinese di St. Paul.
Quest’ultimo appuntamento, considerato a carattere familiare dal protocollo, era l’unico a cui Andrea avrebbe sulla carta potuto essere presente. Così come era stato presente - non senza polemiche da parte dei media - alla messa di commemorazione celebrata a marzo nell’abbazia di Westminster a un anno dalla scomparsa di suo padre, il principe consorte Filippo.