wall street journal
- ROMA, 02 GIU - Nelle carceri cinesi sono stati sistematicamente espiantati organi a detenuti condannati a morte ancora in vita. A denunciarlo è uno studio accademico, citato sul Wall Street Journal.
Secondo la ricerca, che ha documentato almeno 71 casi, gli abusi sono tuttora in corso e vengono compiuti su scala molto più vasta di quanto gli studiosi siano riusciti a documentare.
La pratica viola la cosiddetta regola del donatore deceduto, alla base dell’etica internazionalmente condivisa sui trapianti, secondo cui il prelievo di organi non deve iniziare finchè il donatore non viene formalmente dichiarato morto. (ANSA
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