il caso
La foto di una ragazza sorridente a cui, però, sopra il volto era stata disegnata una figura oscena a sfondo sessuale e su un braccio una svastica, è il dono fatto da due giovani dopo un incontro con studenti a Barga (Lucca) alla scrittrice ivoriana Clementine Pacmogda, linguista alla Scuola Normale di Pisa e autrice di testi premiati. Lo riporta oggi La Nazione con un’intervista alla scrittrice la quale afferma: «Due ragazzi di 15 e 16 anni mi hanno dato quella foto per il colore della mia pelle. Mi avevano avvicinato dicendomi 'Ti vogliamo fare un regalò e poi mi hanno dato quella foto», «poi si sono messi a ridere e ho detto loro 'Regalate questa foto a me che sono una donna?'». L’episodio risale a sabato scorso quando Clementine Pacmogda ha trascorso una mattinata con gli studenti di Barga. Lei, nata in Costa D’Avorio e cresciuta nel Burkina Faso, vive a Borgo Val di Taro (Parma) ma è molto conosciuta in Valle del Serchio, in Toscana, dove viene coinvolta in iniziative coi giovani sul razzismo, sull'orrore del nazismo e sul rispetto delle donne. «Perchè hanno consegnato quella foto proprio a me?», ha anche commentato Clementine Pacmogda, che è rimasta turbata dall’episodio e che ha deciso di presentare una denuncia ai carabinieri. «All’inizio ho cercato di dimenticare, poi il pensiero di quanto accaduto mi faceva male - ha detto -. Mi hanno affrontato a viso scoperto, ridendo», «avevano una faccia strana», «Perchè? Per loro ero un’immigrata che non conosce il senso di una svastica», «il pensiero di quanto accaduto mi faceva male». «Certo - ha concluso - sono ragazzi, poi mi sono detta 'No, non si può lasciar perderè».
© Riproduzione riservata
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata