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Chiara Ferragni incontra Lilliana Segre: "Unite contro l'odio"

Chiara Ferragni incontra Lilliana Segre: "Unite contro l'odio"

09 Giugno 2022, 18:11

Si è parlato delle vittime dell’odio nel luogo che a Milano, tra il 1943 e il 1945, di odio ne ha visto più di tutti: il Memoriale della Shoah realizzato dove un tempo c'era il 'Binario 21', da dove partivano gli ebrei milanesi destinati allo sterminio al quale scampò Lilliana Segre. Intervenendo ad un convegno dell’Oscad - Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori - la senatrice a vita, che dopo l’invito delle scorse settimane ha ricevuto la visita di Chiara Ferragni, ha ricordato di aver combattuto l'odio «ogni volta che la vita mi ha dato l’occasione», ma anche che «ancora oggi qualcuno si volta dall’altra parte».
Non ha distolto lo sguardo la Ferragni, per mezzora a colloquio con la senatrice nella sua abitazione milanese. «Dopo le nostre chiacchierate telefoniche, oggi ho avuto il piacere di conoscere di persona Liliana Segre. La sua storia e la sua determinazione mi hanno molto colpito», ha scritto sui social l'imprenditrice, postando una foto dell’incontro.
L’odio che entrambe vogliono combattere è in aumento, rivela al convegno promosso dall’Oscad al Memoriale il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese: «Di manifestazioni di odio ne vediamo tante, non soltanto per il momento difficile che il nostro Paese, come altri, sta vivendo». Tanto che nel 2021 sono state 449 le segnalazioni di episodi di discriminazione o di odio giunte all’Osservatorio diretto dal prefetto Vittorio Rizzi. Sono episodi, «accomunati da una matrice di discriminazione verso chi è diverso per colore della pelle, religione, identità di genere e disabilità». «Vediamo - ha proseguito il ministro - comportamenti che vengono portati avanti come se non ci fosse la piena consapevolezza di sentimenti che invece tutti dobbiamo avere: vedo gruppi di giovani che prendono di mira chi è diverso con grande cattiveria, e sul web con viltà, nascondendosi dietro una tastiera, e anche questo dà molto dolore».
Non è un caso che il convegno sia stato organizzato in quello che è «ricordo vivente di una storia al tempo stesso unica e paradigmatica per le sue conseguenze tragiche», per dirla con le parole del prefetto del capoluogo lombardo Renato Saccone. Paradigmatica «per poter capire e lottare contro ogni forma di discriminazione». Ha parlato di «emozione forte» nel visitare il Memoriale il capo della Polizia, Lamberto Giannini, che ha rilevato come siano «particolarmente aumentati» i reati di odio sul web e come invece «bisogna respingere l’idea cospirazionista e del nemico: lo possono fare le Forze di polizia ma anche altri protagonisti, la scuola, la cultura».
Per Liliana Segre anche oggi «qualcuno continua a voltarsi dall’altra parte», con «indifferenza». Quel sentimento contro il quale la senatrice a vita lotta da anni con tenacia e, allo stesso tempo, con ironia: «Se la mia amica ministro Luciana Lamorgese, tre anni fa, ha deciso di impormi la scorta, vuol dire che, a 92 anni a settembre, qualcuno mi ritiene ancora pericolosa. Sono credo la più vecchia ad avere la scorta. E che qualcuno voglia affrettare la fine della mia vita alla mia età...».

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