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il caso

"Il vaccino è invasivo per il dna", giudice di Firenze reintrega una psicologa no vax

Tutti in fila all'Open day per anticipare la dose «booster»

13 Luglio 2022, 19:26

Torna al lavoro una psicologa toscana sospesa dall’Ordine professionale perchè non in regola con l’obbligo vaccinale imposto per legge alle professioni sanitarie. Lo stabilisce il giudice del tribunale civile di Firenze Susanna Zanda, che ha revocato la sospensione della professionista disposta dall’Ordine. «Non può essere costretta" a sottoporsi a vaccini «sperimentali talmente invasivi da insinuarsi nel Dna, alterandolo in modo che potrebbe risultare irreversibile con effetti ad oggi non prevedibili per la vita e la salute», spiega il giudice in un provvedimento d’urgenza. Il 15 settembre il giudice entrerà nel merito della causa sentendo anche l’Ordine degli psicologi.
«La sospensione dall’esercizio delle professioni rischia di compromettere beni primari dell’individuo quali il diritto al proprio sostentamento e al lavoro - secondo il tribunale - ma tale libertà e diritto, acquisito per nascita in base all’articolo 4 della Costituzione, viene in questo caso inammissibilmente 'concessò dall’Ordine di appartenenza previa sottoposizione a un trattamento iniettivo contro la Sars Covid" per impedire la diffusione della malattia e assicurare condizioni di sicurezza in ambito sanitario. «Uno scopo irraggiungibile», secondo gli stessi dati Aifa, che «riportano un dilagare del contagio con la formazione di molteplici varianti virali e il prevalere numerico delle infezioni e dei decessi proprio tra i soggetti vaccinati con tre dosi». E sull'obbligo vaccinale aggiunge ancora: l’articolo 32 della Costituzione «dopo l’esperienza del nazifascismo non consente di sacrificare il singolo individuo per un interesse collettivo vero o supposto e tantomeno consente di sottoporlo a sperimentazioni mediche invasive della persona, senza il consenso libero e informato».
Non è il primo provvedimento di revoca della sospensioni dal lavoro in Italia. Il giudice cita diverse decisioni adottate dai tribunali di Padova (aprile 2022) , Sassari (giugno 2022) , Velletri (dicembre 2021) e Roma (giugno 2022) nonchè dai Tar di Lombardia, Piemonte e Roma.
Pronta la replica dell’Ordine degli psicologi della Toscana: «L'Ordine sta lavorando con i propri legali per difendersi attraverso le più opportune forme e nelle sedi preposte, nel rispetto della legge e a tutela della Salute della comunità. Ricordiamo a tutti che gli ordini sanitari, quale è l’Ordine degli psicologi della Toscana, sono obbligati a rispettare il decreto legge 44 del 2021 sull'obbligo vaccinale. Non accetteremo obtorto collo questo provvedimento».

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