modena
Il tribunale civile di Modena ha annullato l’unione tra una donna di 29 anni, italiana di origini indiane residente in provincia, e un 32enne indiano, residente in India, che sarebbe scaturita da un matrimonio combinato, con la donna costretta a seguito di minacce della famiglia, nello specifico di suo padre. Le nozze erano state contratte in India e trascritte nel registro di Stato civile del Comune italiano. La giovane, che ha anche denunciato il padre in sede penale, nel corso degli anni ha registrato, con dispositivi audio e video, le conversazioni che dimostrano la pianificazione del matrimonio, comprese le minacce.
«Ci sono tante similitudini con il caso Saman, ma questa volta siamo intervenuti in tempo. E anche i genitori, dopo diversi anni, qualche passo indietro lo hanno fatto. Oggi vivono in Germania e lei, la figlia, potrà finalmente unirsi con il giovane, di origini indiane, che ha conosciuto qui a Modena». E’ il commento dell’avvocato Davide Ascari, che assiste la 29enne per cui il tribunale civile di Modena ha deciso l’annullamento del matrimonio combinato celebrato in India e poi trascritto nel registro di un comune della provincia.
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da BCC Rivarolo Mantovano
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata