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Tassista a Roma violenta due studentesse straniere, arrestato. E nel barese una minorenne sequestrata all'uscita da scuola, stordita e abusata

Donna accoltellata in strada a Roma: ferita al volto e al collo

22 Novembre 2022, 20:57

Un 34enne romano è stato arrestato dagli agenti del commissariato Trastevere, a Roma, per violenza sessuale ai danni due studentesse straniere avvenute nella Capitale il 14 ottobre scorso. Gli stupri sarebbero avvenuti in viale Trastevere a poca distanza dagli alloggi dell’università dove le due vittime studiavano. All’uomo si è arrivati grazie alle denunce delle vittime e delle testimonianze. Le indagini, coordinate dalla Procura, hanno portato ad una misura cautelare in carcere. 
 L’arrestato è un tassista, Antonio Macrì, che ha aggredito fisicamente le due giovani, studentesse della John Cabott, intorno alla una di notte del 14 ottobre. Ad incastrare il 34 enne i filmati estratti dai circuiti di videosorveglianza, presenti in corrispondenza dei luoghi ove quella notte si è consumata la violenza. Nello specifico una delle due vittime ha raccontato ai poliziotti di aver trascorso la serata in un locale di Trastevere in compagnia di una sua coinquilina ed amica. Entrambe, verso l’una di notte, hanno preso un taxi e fatto rientro presso l’alloggio universitario. Una volta scese dall’autovettura si sono dirette verso gli alloggi ma, lungo il tragitto, una delle ragazze ha accusato un malore. Il 34enne, anch’egli tassista, nel frattempo era fermo in attesa nei pressi dell’Università, e approfittando del malore della giovane ha raggiunto le ragazze alle spalle, costringendole a subire atti sessuali. Le due giovani donne, però, sono riuscite a fuggire e a chiedere aiuto, nonchè a filmare l’uomo. Grazie alla descrizione del soggetto e all’acquisizione dei filmati di videosorveglianza, gli investigatori sono riusciti ad identificare l’autore della violenza. 

BARI-  Ha individuato la sua vittima all’uscita di una scuola superiore di Andria, una studentessa minorenne con disagio psichico, che vive in una comunità. L’ha convinta a salire in auto dando inizio all’incubo. E dopo averla portata in un casolare di campagna ha abusato di lei per ore dopo averle somministrato alcol e droga. Poi, terminati gli abusi, l’ha accompagnata nei pressi di un ospedale e l’ha lasciata lì. Dal racconto della vittima ai medici e poi alla Polizia sono partite le indagini che hanno portato gli agenti all’arresto di un 40enne incensurato della provincia Barletta-Andria-Trani, ora accusato di sequestro di persona e violenza sessuale in danno di minore. In base a quanto accertato finora dalle indagini, quando la ragazzina, che avrebbe circa 16 anni, è uscita da scuola, l’uomo si è avvicinato a lei. Mostrandosi gentile e inoffensivo l’ha convinta ad accettare un passaggio dicendole che l’avrebbe portata ovunque. Quell'auto, però, si è presto rivelava una trappola: l’orco era seduto proprio lì, sul sedile accanto al suo. La stava portando in un casolare di sua proprietà per abusare di lei dopo averla stordita con droga e alcol. Terribili e interminabili momenti di abusi, fino a quando l’uomo decide di porre fine alle violenze. A quel punto accompagna la ragazzina in ospedale. E per essere sicuro di non essere visto la fa scendere nei pressi di un pronto soccorso di una città del nord Barese, fuori Andria. E’ qui che la giovane chiede aiuto e, sentendosi finalmente al sicuro, racconta di essere stata violentata da una persona che non aveva mai visto prima. Una storia agghiacciante per i medici che raccolgono le prime testimonianze poi condivise con la Polizia che dopo mesi di indagini è riuscita ad arrestare il responsabile degli abusi. L'uomo è indagato per i reati di sequestro di persona ai danni di minore, violenza sessuale aggravata per ave r abusato dell’inferiorità fisica e psichica della parte offesa, per aver commesso le violenze in danno di una persona minore di 18 anni, per l’uso di sostanze alcoliche e stupefacenti, e per violazione dell a normativa sugli stupefacenti. La sindaca di Andria, Giovanna Bruno, ha parlato di «un grave dolore per questa squallida storia di violenza ai danni di una minorenne. Dolore profondo per il male inferto, per la pochezza umana, per la prevaricazione fisica. Dolore atroce pensando ad una creatura trovatasi piccola e indifesa di fronte all’orrore. Questo mi sento di consegnare, prima ancora di soffermarmi sui dettagli che saranno via via forniti dalle istituzioni che si occupano della vicenda e che ringrazio per il determinante lavoro fin qui svolto». Alla vicenda di Andria si è aggiunta un’altra storia di violenza avvenuta a Roma dove un uomo di 34anni, tassista è stato arrestato dagli agenti del commissariato Trastevere, per violenza sessuale ai danni due studentesse straniere avvenute nella Capitale il 14 ottobre scorso. Gli stupri sarebbero avvenuti in viale Trastevere a poca distanza dagli alloggi dell’università dove le due vittime studiavano. All’uomo, Antonio Macrì, si è arrivata grazie alle denunce delle vittime e delle testimonianze.» Le modalità rivelano una accurata programmazione, favorita dalla conoscenza dei luoghi derivante dalla professione di tassista svolta. Sussiste il concreto e attuale pericolo che l’indagato possa commettere ulteriori reati della stessa specie», scrive il gip di Roma. Secondo quanto emerge dall’ordinanza l’uomo «ha parcheggiato il taxi non distante dell’università americana, proprio in attesa dell’arrivo di qualche studentessa, non potendo spiegare la sua presenza in prossimità dell’istituto in piena notte, appostato dietro i cassonetti». Macrì «non ha esitato ad approfittare delle condizioni fisiche di entrambe le giovani che avevano evidentemente bevuto come da entrambe dichiarato e come risulta dalle immagini acquisite, e che dunque con più fatica e meno lucidità avrebbero potuto opporsi all’aggressione. Nel passato dell’indagato fatti simili: Macrì è stato processato e assolto in primo grado. 

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