OCEAN VIKING: 113 a ravenna
Alle 12,20 di oggi, Ocean Viking, la nave dell’ong SOS Mediterranée è giunta al Porto Corsini di Ravenna. Una preziosa testimonianza arriva da Sabrina Schianchi, responsabile dell'Ufficio Marketing della Gazzetta di Parma, che ha preso parte all'accoglienza insieme ai volontari della Croce Rossa.
"Una volta attraccata - scrive Sabrina Schianchi - i sanitari sono saliti a bordo per la presa in carico dei 113 migranti, di cui 34 minori non accompagnati. Il bimbo più piccolo ha solo 17 giorni. Ad accoglierli le autorità locali tra cui il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, l’assessore regionale al Welfare, Igor Taruffi, e il prefetto. I migranti, provenienti per la maggior parte dalla Costa d’Avorio, una volta stabilita la loro condizione sanitaria, saranno destinati in regione secondo un piano predisposto dalla Prefettura di Bologna. Parma ne accoglierà 8.
Per loro e per tutti quelli che hanno condiviso il dramma della fuga, la speranza di una vita migliore".
La cronaca dello sbarco
E’ circa mezzogiorno e mezzo dell’ultimo giorno del 2022 quando la Ocean Viking, con a bordo 113 migranti provenienti dalla Libia, tocca la banchina del porto di Ravenna, al terminal crociere. Molti di loro si affacciano dal parapetto della nave. Qualcuno saluta il personale a terra, che in pochi giorni si è preparato ad accogliere questo sbarco eccezionale per la città e per la Regione Emilia-Romagna, che mai prima d’ora avevano fatto fronte a un evento del genere. Scendono prima le donne, 23 in tutto, di cui una in stato avanzato di gravidanza e i bambini. Ci sono 35 minori non accompagnati. Tutti - donne, uomini e bambini - toccano terra senza scarpe e avvolti nelle coperte o in ampi giacconi, portando con se sacchi azzurri con i loro pochi averi. Subito il personale della Croce Rossa fornisce loro stivali, scarpe e ciabatte, suddivisi per misure. Un’operatrice con un costume da clown insieme a una manciata di colleghi ha anche portato una grande scatola di dolciumi. Man mano che scendono, vengono fatti entrare nella tensostruttura del terminal, un grande capannone riscaldato che corre per 200 metri lungo la banchina, dove si trovano i presidi medici (vengono subito effettuati i test Covid e i positivi divisi dai non positivi), un’a rea sociale per rifocillarsi e quella per l’identificazione. Sono stati predisposti per l’occasione, visto che questa è una struttura prettamente estiva. Dentro al capannone, una donna tiene in braccio un neonato di 17 giorni e cerca di calmarlo mentre piange. Quella che forse è sua sorella maggiore lo bacia sulla guancia.
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