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Multa record a Meta da 1,2 miliardi per violazione della privacy. Nick Clegg: "Faremo appello"

Multa record a Meta da 1,2 miliardi per  violazione della privacy. Nick Clegg: "Faremo appello"

22 Maggio 2023, 11:41

L’autorità garante della privacy irlandese ha deciso di infliggere una multa record da 1,2 miliardi di euro a Meta per violazione delle legge europea sulla privacy. Lo ha reso noto il garante europeo per la privacy.

Una decisione annunciata dall’authority per la protezione dei dati irlandese per conto del garante europeo per dare un «segnale forte» a Mark Zuckerberg agli albori della nuova era del digitale Ue. E nel bel mezzo delle trattative per imporre paletti al flusso di dati tra Ue e Usa. Ma che non intimorisce la casa madre di Facebook, Instagram e Whatsapp che, premiata anche da Wall Street - dove i titoli sono comunque saliti dell’1,37% -, è corsa al contrattacco annunciando il ricorso in tribunale.

La risposta di Meta

«Faremo appello contro la sentenza e contro la multa ingiustificata e chiederemo una sospensione delle richieste attraverso i tribunali. Non vi è alcuna interruzione immediata di Facebook in Europa, la decisione include periodi di implementazione che dureranno fino alla fine di quest’anno": lo scrivono Nick Clegg, President Global Affairs di Meta e Jennifer Newstead, Chief Legal Officer di Meta in un post ufficiale, a commento della multa per violazione della privacy decisa dall’Authority irlandese. 

«Non si tratta delle pratiche sulla privacy di un’azienda - aggiungono - esiste un conflitto di leggi tra le regole del governo degli Stati Uniti sull'accesso ai dati e il diritto alla privacy europeo, che i responsabili politici dovrebbero risolvere in estate. Migliaia di aziende e organizzazioni si affidano alla capacità di trasferire dati tra l'Ue e gli Stati Uniti per operare e fornire servizi quotidiani. La nostra priorità è garantire che i nostri utenti, inserzionisti, clienti e partner possano continuare a utilizzare Facebook mantenendo i propri dati al sicuro. Intendiamo impugnare sia la sostanza della decisione che le richieste, inclusa la multa», conclusono Clegg e Newstead nel post ufficiale.

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