TESSAGLIA
Sarebbe completamente distrutto il deposito di armamenti dell’Aeronautica militare greca, uno dei più nevralgici del Paese, esploso ieri nel tardo pomeriggio a causa di un incendio nei pressi di Nea Anchialos, in Tessaglia. Lo riportano i media ellenici. Gli abitanti hanno dovuto fuggire in tutta fretta. Secondo le prime informazioni, sono state individuate una serie di mancanze che hanno portato alla più grande perdita di munizioni, di alto valore strategico ed economico, degli ultimi decenni in Grecia. Bruciati gli armamenti degli F-16. Gli aerei hanno raggiunto altri aeroporti.
Nea Anchialos è una città fantasma
Da ieri sera Nea Anchialos è una città fantasma: lo riferisce la tv greca Ert che oggi ha mostrato le immagini dopo le esplosioni nella base militare della Tessaglia provocate dall’alta temperatura dovuta a un incendio nella zona. A causa delle esplosioni i residenti sono fuggiti senza neppure avere il tempo di chiudere le loro case. La città ha subito danni ingenti anche se si trova a diversi chilometri dalle strutture della base militare. Questa mattina nella cittadina c'era solo silenzio, vetrine rotte, facciate danneggiate. Le autorità hanno ordinato il coprifuoco nel raggio di tre chilometri dal luogo dell’esplosione.
Il piano di sicurezza degli F-16 non ha funzionato
Non ha funzionato il piano di sicurezza per la base militare di Nea Anchialos, in Tessaglia, dove il forte calore provocato da un incendio ha provocato la distruzione di un deposito di armamenti: non ha funzionato né all’interno né all’esterno della base dove sono stoccate le preziose armi F-16 e addirittura non è chiaro se fosse previsto un intervento antincendio, scrive il media greco Kathimerini. Ora, all’indomani dell’esplosione, ad Atene nfuriano le polemiche e lo scaricabarile delle responsabilità. I media greci riportano seri interrogativi sulla sorveglianza di una delle unità più nevralgiche delle Forze armate elleniche.
Sebbene adesso la preoccupazione principale del governo greco sia di contenere completamente l’incendio e stimare la perdita di armamenti, si sta cercando di attribuire la responsabilità per l’esplosione del deposito. Alcuni media parlano di inazione da parte dei vigili del fuoco che hanno sottovalutato la gravità della situazione, poichè l’incendio divampava nell’area già dal giorno precedente. Si sottolinea, tuttavia, che non è la prima volta che un incendio si avvicina a un deposito di armi, ma in questo caso particolare nessuno dei protocolli di sicurezza sembra aver funzionato. Il ministro Nikos Dendias ha chiesto al capo di Stato maggiore di condurre un’inchiesta amministrativa urgente per individuare le responsabilità.
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