rovereto
Un bagnino di 64 anni, dipendente della Security srl di Rovereto, è stato allontanato dal centro acquatico «Acquarena» di Bressanone, dove lavorava da sette anni, a causa di alcuni tatuaggi ritenuti di ispirazione nazista. «Andarmene è stata una scelta mia», ha dichiarato l'uomo al Corriere dell’Alto Adige, al quale ha detto: «Non guardo il colore della pelle. Questi tatuaggi rappresentano idee mie che non devo giustificare a nessuno. Anzi, ultimamente in piscina ho salvato due pakistani: se fossi stato un razzista li avrei lasciati annegare».
Nel frattempo, però, Non una di meno Trento pubblica sui social la testimonianza di una ex collega dell’uomo. «Riporto la mia esperienza per far sapere cosa ho dovuto subire da parte di questo bagnino 'con i tatuaggi nazisti'. Perché oltre ad avere quelli, non rispettava me come donna ma soprattutto come persona», scrive la donna, che aggiunge: «Ho lavorato con lui per un lungo periodo. Mi sono, infatti, spesso interfacciata con situazioni disagianti, discriminanti e scomode che mi hanno poi portata a ritirarmi completamente. Mi riferisco in particolare al numero esagerato di commenti di natura razzista, misogina, omofoba e sessista».
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