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Il clima estremo non porta solo morte e distruzione nei territori fragili ma sta mettendo a rischio il tessuto produttivo del Paese danneggiando le imprese che rischiano di fallire in attesa degli aiuti per le catastrofi. Per questo il governo ha deciso di intervenire con la legge di bilancio: dall’anno prossimo le aziende avranno l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro le catastrofi naturali, pena l’esclusione da qualunque aiuto statale. E le assicurazioni non potranno rifiutarsi di garantire contro le catastrofi, altrimenti saranno costrette pagare multe dai 200mila al milione di euro. Ma il rischio di dover pagare risarcimenti miliardari non se lo assumeranno da sole: a loro volta potranno riassicurarsi presso Sace, cedendo al veicolo statale il 50% di quel rischio a fronte del pagamento di un premio.
Nonostante le proteste delle associazioni delle imprese, che non vogliono nuovi oneri, il governo è andato avanti e ha mantenuto l’obbligo di assicurazione nel testo della legge di bilancio depositato al Senato. La norma parte da un presupposto: «I rischi catastrofali rappresentano uno dei fattori che sta assumendo sempre più rilevanza ai fini delle analisi e delle stime sulle prospettive di crescita e sostenibilità della spesa pubblica», perché «l'Italia risulta particolarmente esposta a tali rischi» che producono «costi ingenti ed imprevisti per lo Stato». Dunque le imprese dovranno assicurare terreni, fabbricati e macchinari, entro il 31 dicembre 2024, per coprirsi dai danni causati da sismi, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni. Se non lo faranno saranno escluse da contributi, sovvenzioni o agevolazioni pubbliche, anche quelle previste in occasione di eventi calamitosi. Sono esentate le aziende agricole, che possiedono già una copertura mutualistica di base contro i danni alle produzioni (Agricat).
Sempre per mitigare gli effetti del clima estremo, la legge di bilancio proroga anche nel 2024 la norma che esclude dal computo del patrimonio immobiliare gli immobili e i fabbricati distrutti o non agibili a causa di calamità naturali. Inoltre, le zone terremotate dell’Aquila e del Centro Italia potranno utilizzare contro il dissesto idrogeologico le risorse già disponibili per l’assistenza tecnica del Piano nazionale per gli investimenti complementari (il Pnc, che integra il Pnrr con risorse nazionali). Infine, Sace potrà erogare nuove garanzie alle imprese per gli investimenti che mitigano gli effetti del clima o rafforzano l’adattamento al meteo estremo.
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