Consiglio dei ministri, approvato il decreto
Via libera del Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende, al decreto legge per l'election day,che fissa le elezioni europee all’8 e 9 giugno con possibilità di accorpare amministrative e regionali. Con il provvedimento cambiano anche i limiti per i mandati ai sindaci dei piccoli comuni: tra 5mila e 15mila abitanti si potrà arrivare al terzo mandato, sotto i 5mila viene eliminato il limite.
La modifica alla legge sulle elezioni cambia le carte in tavola nell'avvicinamento alle amministrative nei comuni che la prossima primavera si presenteranno alle urne per il rinnovo del consiglio comunale. Gli occhi sono quindi puntati sui Comuni di Langhirano e Noceto, i più popolosi in corsa, dove la modifica consentirebbe la ricandidatura di Giordano Bricoli e Fabio Fecci; ma anche su Sissa Trecasali, dove Nicola Bernardi sta terminando il secondo mandato alla guida dell’Ente dopo la fusione, e Torrile, dove si sta concludendo il decennio <targato> Alessandro Fadda. Nel 2014, oltre a modificare la composizione delle giunte e dei consigli comunali negli enti fino a 10.000 abitanti, la legge Delrio aveva previsto che, per i comuni con popolazione fino a 3.000 abitanti, i sindaci potessero candidarsi per il terzo mandato consecutivo. Si è dovuto aspettare fino al 2022 perché la possibilità venisse estesa fino ai Comuni con 5000 abitanti, ma fin da subito l’obiettivo era quello di arrivare ad abbracciare nella norma tutti i Comuni per cui non è previsto il ballottaggio, ovvero quelli sotto i 15mila abitanti.
Il voto di oggi non scioglie però il "nodo" sulla possibilità della terza rielezione per il presidente della Regione, per cui il limite resta - almeno per il momento - a due mandati.
Si vota sabato 8 giugno dalle 14 alle 22 e tutta la giornata di domenica 9 giugno.
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